Terni, apertura Coop a Gabelletta, Liberati: “Marini ad inaugurazione, conflitto di interessi”
Il comunicato di Andrea Liberati:
“Ipsa dixit: “Non sono un’amica del cemento. (…) In tutta la regione solo manutenzione, ripristino di cose esistenti”.
Catiuscia Marini farfuglia parole incerte a Repubblica (http://rassegna.crumbria.it/news/2015/10/31/2015103102235401280.PDF?n=1338), dopo l’assurdo attacco dei mesi scorsi al Ministero dei Beni Culturali e al paesaggio umbro. Una conclamata, indomita voglia di ‘sgabbiare’ dalle severe regole connesse ai vincoli storici del Contado di Porta Eburnea e di altre pregiate aree della regione. La vicenda è però ben più articolata di quanto sembri: ha a che fare con la cultura profonda di non pochi politici italiani.
Anzitutto la presidente Marini non sembra convinta di quel che confida al quotidiano. Né seguono i fatti. Lo dimostriamo con un dato non marginale: intanto l’Umbria è tra le tre regioni a più alta densità di superficie complessiva della Grande distribuzione (591 mq/1.000 abitanti). Quando il troppo stroppia, come in Umbria, i templi laici dell’uomo moderno cancellano brutalmente non soltanto gli esercizi di vicinato e le attività storiche, ma distruggono per sempre anche i delicati equilibri di un tessuto socio-urbanistico che fu la fortuna della nostra terra, esempio di rara bellezza, da anni in corso di conversione a paesaggio globalizzato di quart’ordine, con grigi capannoni non di rado vuoti, annunciati da insegne colorate con tutti i toni del più finto benessere.
Il business della Grande distribuzione organizzata (GDO) non ha però il tempo, né l’intelligenza per soffermarsi su certe riflessioni. Quindi, nonostante l’ipertrofia della GDO umbra, già certificata da freddi numeri, i predetti templi laici continuano a espandersi, con il sostegno della più vecchia politica, la stessa che solennemente poc’anzi dichiarava “solo ripristino di cose esistenti”: nell’immagine allegata potete scorgere l’intervento di Catiuscia Marini, dirigente in aspettativa Legacoop Umbria, all’inaugurazione -tra appena una settimana- dell’ennesimo supermercato Coop della regione, quello di Terni-Gabelletta, con qualche altro migliaio di mq. di cemento e asfalto contro la verde campagna urbana pre-esistente: dal novembre 2014, saranno state così aperte-ampliate ben quattro Coop in Umbria, tra Perugia, Terni, Foligno e Todi (http://www.e-coop.it/web/coop-centro-italia/r/categoriespage/-/articlelistr/bycategory/Aperture).
L’esercizio del potere offusca la lucidità della battagliera governatrice: al di là dello stridente conflitto di interessi che, da sé, le imporrebbe elegantemente di rinunciare a tanta autorevole ‘presenza’, non è dunque affatto vero che “In tutta la regione solo manutenzione, ripristino di cose esistenti”.
A questo punto, prima di cospargersi il capo di cenere, astenendosi inoltre da nuovi attacchi al Ministero dei Beni Culturali, è necessario che Catiuscia Marini recida definitivamente il cordone ombelicale con Legacoop Umbria, rinunciando a ingorde contribuzioni figurative future, auspicabilmente restituendo ai cittadini quelle lucrosamente fin qui ottenute a spese nostre per il 73% dell’ammontare complessivo. Grazie”.