Terni, appaltopoli, sindaco: “Noi corretti”. Opposizione all’attacco chiede le dimissioni
Arriva, inevitabile, il fiume delle reazioni politiche alla maxi-indagine giudiziaria sugli appalti del Comune di Terni concessi alle cooperative. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo si dice sereno e convinto della correttezza dell’operato dell’amministrazione guidata da lui stesso. Intervengono inoltre, per lo più chiedendo le dimissioni del sindaco, il Movimento 5 Stelle, la Lega Nord, il consigliere Paolo Crescimbeni e il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Cecconi.
SINDACO Il comunicato del sindaco Leopoldo Di Girolamo: “In merito a quanto avvenuto nella giornata di oggi sul fronte giudiziario l’Amministrazione Comunale di Terni evidenzia la sua serenità nel prendere atto dell’attività degli inquirenti, fiduciosa che presto emergerà il quadro di correttezza amministrativa che per questo governo della città è stato sempre un valore imprescindibile. Nella giornata di oggi abbiamo messo a disposizione tutto quanto richiesto dalla magistratura in un clima collaborativo, nell’interesse condiviso di evidenziare la verità.
L’azione amministrativa prosegue nel rispetto del mandato elettorale e nella convinzione di aver sempre operato nel rispetto del quadro normativo e legislativo, portando avanti gli interessi della comunità ternana. Continueremo nella azione di governo, anche alla luce delle fondamentali partite che sono in corso per il futuro di questo territorio. Continueremo ad essere a disposizione degli inquirenti per ogni possibile chiarimento, tenendo ferma la correttezza e il rispetto istituzionale.
E’ comunque doveroso da parte nostra respingere ogni tentativo di strumentalizzazione politica, in quanto da sempre fermamente convinti che una cosa è il rispondere all’autorità giudiziaria e un’altra che l’azione di vaglio e di indagine sia utilizzata sul fronte politico. Respingiamo ogni tentativo di giudizio non portato avanti dagli organi costituzionalmente preposti ma da ogni altro soggetto non deputato. Renderemo conto alla opinione pubblica in maniera dettagliata di ogni notizia in nostro possesso, affinché il quadro della trasparenza e della informazione sia alimentato in una dimensione più ampia possibile”.
MOVIMENTO 5 STELLE Il comunicato del gruppo consiliare M5S composto da Angelica Trenta, Federico Pasculli, Patrizia Braghiroli, Thomas De Luca e Valentina Pococacio:
“L’intervento della magistratura a fronte di situazioni di palese criticità è un atto di normalità a cui forse non eravamo più abituati ma che per noi era inevitabile. Abbiamo presentato decine di interrogazioni, di atti formali, decine di richieste di accesso e ci siamo scontrati con muri di gomma che sembravano insormontabili. Atti e segnalazioni inerenti agli argomenti su cui sembrerebbe concentrarsi l’indagine. Nelle prossime ore consegneremo ulteriori documenti e informazioni in merito.
Il timone del predissesto, manovra che dovrebbe, secondo il Partito Democratico, risanare il bilancio del comune, in base a quanto sta emergendo in queste ore, potrebbe essere gestita da persone coinvolte nell’indagine. Come può chi deve pensare a salvare se stesso tirare fuori dal fango questa città?
C’è una verità che ormai non può più essere negata: il buco del comune ha riempito le casse delle aziende amiche attraverso una sistematica pianificazione degli appalti volti non a tutelare gli interessi del cittadino ma quelli del Partito. Questione morale che non abbiamo mai smesso di denunciare.
Avevamo promesso che avremmo aperto tutti i cassetti e lo stiamo facendo. L’ingresso del M5S a Palazzo Spada ha trascinato un comune immerso nella penombra alla luce sole. Non ci arrenderemo di fronte alla decadenza dentro cui ci hanno portato.
Terni deve rialzare la testa, è ora di restituire dignità alle istituzioni e di liberare le forze migliori, ricordando che le competenze non hanno tessere di partito. Noi siamo pronti”.
LEGA NORD Il comunicato del consigliere regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini: “Se confermate le accuse saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Il sindaco Di Girolamo non può nascondersi dietro le solite frasi di circostanza, ma deve assumersi la responsabilità politica dell’operato della sua Giunta e rassegnare immediatamente le dimissioni. Siamo fiduciosi del fatto che quanto sta accadendo a Terni possa mettere la parola fine ad un modo ‘opaco’ di amministrare la città e che la Lega Nord sta denunciando ormai da oltre un anno.
L’inchiesta scattata questa mattina a Terni è la conseguenza inevitabile di quanto andiamo segnalando da tempo. Le indagini sono ancora in corso e per questo non vogliamo entrare in valutazioni che spetta alla Magistratura fare, ma auspichiamo che questa indagine possa finalmente fare luce su un ‘sistema opaco’ di amministrazione della cosa pubblica, che sembrerebbe caratterizzato da una metodologia di gestione degli appalti da tempo consolidata in città e su rapporti sempre poco chiari tra pubblico e privato. Su queste tematiche, in particolare per la gestione del verde pubblico, stiamo cercando di vederci chiaro ormai da oltre un anno, attraverso richieste di accesso agli atti, denunce e interventi. Ora che la cosa emersa, attendiamo con fiducia i riscontri, fiduciosi del fatto che una volta per tutte si faccia chiarezza su queste e su altre situazioni poco trasparenti legate all’Amministrazione Pd come ad esempio il Consorzio TNS e al mattatoio comunale.
Vogliamo auspicare una presa di responsabilità del sindaco Di Girolamo di cui, fino ad ora, abbiamo letto solo le solite stucchevoli frasi di circostanza. Invitiamo il sindaco a fare un passo indietro per il bene della città, tenuto conto che ormai siamo in una fase di ingovernabilità e che dopo il buco di bilancio e questa nuova vicenda, l’unica soluzione per permettere alla città di uscire dalla fase di stallo, è quella di rassegnare le dimissioni così da permettere la nomina di un commissario prefettizio che possa da subito garantire all’Amministrazione quella trasparenza, serietà e correttezza che, a giudicare dai fatti, non è più possibile assicurare, in attesa che i ternani possano esprimersi sul futuro della loro città”.
CRESCIMBENI Il comunicato del consigliere comunale Paolo Crescimbeni: “‘Il Piacere dell’onestà’ così titolava Pirandello una delle sue più belle commedie, ricca di verità profonde.
La certezza, aggiungo io, che se Ti suona il campanello di casa all’alba è sicuramente uno che ha sbagliato. Non tutti oggi possono avere queste certezze.
Tuttavia per non essere forcaioli a priori, dico subito che vorrei tanto che l’indagine avviata questa mattina trovi tutto in ordine a Terni, fallito l’obiettivo di capitale della cultura, sia capitale dell’onestà.
Ma il sogno, la speranza, spesso divergono dalla realtà. Tanto tuonò che piovve!
Confidiamo in una giustizia giusta e… veloce; e, se vi sono responsabilità del tipo di quelle che la rete già diffonde a grande voce, paghino i colpevoli!
Ma anche i responsabili politici della locale amministrazione all’interno della quale si sarebbe consumato il tutto, facciano un passo indietro, anche due, anche dieci e lascino i cittadini liberi di esprimere le proprie scelte alla luce di trenta mesi di amministrazione che definire fallimentari significa essere davvero generosi. Chiedendo scusa!”
CECCONI Il comunicato del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi: “Noi non sappiamo, naturalmente, quali potranno essere gli sviluppi di questa maxi-inchiesta: non sappiamo il tipo di responsabilità che verranno accertate a carico di quanti sono stati raggiunti da avvisi di garanzia, non sappiamo quali illeciti penali verranno addebitati a chi.
Quello che però sappiamo con assoluta certezza è che – responsabilità penale o no – sussiste a carico di questa classe dirigente, anche al di là degli attuali indagati, una responsabilità politica gravissima che non potrebbe essere cancellata da nessun tribunale nemmeno nel caso di una eventuale (e, a quanto pare, alquanto improbabile) archiviazione finale.
Lo sappiamo, per esempio, da quando abbiamo denunciato – da soli – gli illeciti penali conclamati commessi in passato dagli attuali affidatari del servizio di refezione scolastica: tali da gettare ombre troppo pesanti sul presente di questo servizio nelle mense ternane ed anche sul suo futuro, in vista di un imminente nuovo appalto.
Lo sappiamo, per esempio, da quando abbiamo denunciato – da soli – profili di dubbia legittimità nelle manovre in corso per l’affidamento esterno della pubblica illuminazione (altra questione, come le mense scolastiche, al centro dell’indagine), che qualcuno a Palazzo Spada vorrebbe togliere all’ASM.
Lo sappiamo – prima ancora – da quando abbiamo reiteratamente denunciato un “sistema-Terni” fatto di intrecci tra politica e imprese del cerchio magico, beneficiarie di affidamenti blindati, dalla cultura ai rifiuti. Da una parte imprese che hanno visto incrementare il proprio business all’ombra di Palazzo Spada. E, dall’altra, praticamente in contemporanea, un indebitamento esponenziale del Comune, arrivato al predissesto.
I fatti sono questi: e – vogliamo tranquillizzare Di Girolamo – non c’è nessun bisogno di strumentalizzare niente. I fatti sono questi: forse penalmente rilevanti, sicuramente politicamente riprovevoli”.