Terni, assistenti sociali: “In 6 anni tagliati servizi fondamentali, welfare in grave sofferenza”
Negli ultimi 6 anni, progressivamente, a Terni sono stati praticamente smantellati buona parte dei più importanti servizi sociali, fondamentali per garantire un decente livello di welfare. L’accusa arriva dalle assistenti sociali iscritte Uil del Comune di Terni che tracciano un bilancio pesantissimo e propongono un’inversione di tendenza: iniziare a risparmiare sui dirigenti invece che sui servizi.
Questo è l’ordine del giorno approvato ieri dalle assistenti sociali del Comune di Terni nel corso dell’assemblea Uil servizi sociali:
“Il welfare sociale in questa città è in gravissima sofferenza, anche come conseguenza dei progressivi tagli apportati a servizi sociali di fondamentale importanza. Le assistenti sociali del Comune di Terni, iscritti alla uil, nel corso degli anni, anche ricorrendo a forme di sciopero finalizzate ad attirare l’attenzione della pubblica opinione, hanno denunciato con forza tutte le disfunzioni dei servizi pubblici a cominciare dal progressivo impoverimento dell’offerta di servizi e risorse destinate ai soggetti più bisognosi di questa città (Minori, anziani, famiglie, donne sole con figli, disoccupati, ecc.).
Nel corso degli ultimi 5/6 anni, infatti, questa città ha visto la scomparsa di fatto dei servizi sociali importanti come: l’assistenza economica continuativa, l’assistenza economica straordinaria, i presidi per la prima infanzia, i piccoli prestiti, l’esenzioni dal pagamento del trasporto scolastico, l’integrazione della retta per inserimento nelle case di riposo, ecc. , ecc.).
Da ultimo, in data 31 dicembre 2016 è stato sospeso il servizio di assistenza domiciliare socio educativa comunale e con ciò è venuto meno un importantissimo strumento di sostegno a favore di molti minori in difficoltà della nostra comunità. Per quanto tali tagli, talora, siano stati motivati dall’amministrazione comunale con fumose motivazioni tecnico-riorganizzative, in realtà, come abbiamo tutti potuto verificare dagli accadimenti degli ultimi tempi, le vere cause di tali tagli sono da far risalire alle serie problematiche amministrativo-finanziarie che sono, poi, esitate nell’apertura della procedura di pre-dissesto.
E se è vero che non è nostro compito far risalire o meno le cause del pre-dissesto a chi ha ricoperto nel corso del tempo responsabilità politiche e/o amministrativo-gestionali, è pur vero che nel Comune di Terni vi è un alto numero di figure apicali e che tale abbondanza di figure apicali non è servita a evitare gli esiti disastrosi, dal punto di vista finanziario, che sono sotto gli occhi di tutti.
Fatte queste considerazioni e nonostante la situazione di pre-dissesto in atto, le assistenti sociali del Comune di Terni, iscritte alla uil, chiedono di poter reperire quante più risorse possibili da destinare ai servizi sociali essenziali che sono stati tagliati, ciò, se necessario, anche procedendo a ridurre tutte quelle spese non obbligate da parte dell’amministrazione comunale come quelle che hanno portato nel corso degli anni al proliferare di figure apicali.
In particolare si chiede, da ora in avanti, di non procedere ad un ampliamento del numero delle posizioni organizzative esistenti e alla non riassegnazione delle posizioni organizzative lasciate vacanti da eventuali futuri pensionamenti”.