Terni, ballottaggio, ministro Boschi in sostegno di Di Girolamo: ”Si è messo a servizio comunità”
L’intervento del ministro è stato introdotto dal coordinatore della segreteria regionale del PD Emilio Giacchetti e dal segretario regionale Giacomo Leonelli: “Terni – ha detto quest’ultimo – è pienamente coinvolta nella grande operazione di rinnovamento a cui il PD sta dando vita. Leopoldo Di Girolamo in questi cinque anni ha saputo condurre la nave con saggezza ed equilibrio, nonostante il mare burrascoso della crisi. Ha difeso la città, ha saputo farla crescere e ci ha messo la faccia. Sempre. Ora dobbiamo sostenerlo con forza in questo rush finale”.
Leopoldo Di Girolamo ha ringraziato il ministro per la sua presenza: “Maria Elena è il segno tangibile della nuova classe dirigente che il PD sta dando al Paese. Una classe dirigente giovane, competente e coraggiosa che punta a un’Italia più moderna, dinamica e più giusta. E dentro questa nuova Italia ci vuole stare anche Terni”.
Di Girolamo è poi tornato sugli scontri con Crescimbeni: “In questi ultimi giorni il nostro avversario ha cercato di ‘avvelenare i pozzi’, facendo emergere quei di tratti di autoritarismo e intolleranza che fanno parte della sua storia politica di uomo di destra, da lui rappresentata nelle assemblee locali fra le file del MSI. Contro di lui ho già vinto nel 2001 nella competizione per il Senato della Repubblica. Nonostante la sconfitta e il sostegno di Berlusconi, che al tempo andava per la maggiore, il mio avversario fu adeguatamente ricompensato dai suoi amici con un posto ai vertici di strutture pubbliche come Inps e Inpdap, con tanto di ricchi stipendi. Io non solo mi sono dimesso da senatore dopo l’elezione a sindaco, ma due anni fa ho rinunciato a percepire qualsiasi emolumento per la carica che rivesto. Anche per questo non intendiamo accettare lezioni morali di alcun tipo”.
Poi, ha proseguito Di Girolamo: “Abbiamo attraversato cinque anni durissimi in cui Terni ha tenuto. Siamo riusciti a tenere in ordine i bilanci e abbiamo lavorato per far crescere la città che oggi può contare su servizi efficienti, nuove infrastrutture e un’importante base di partenza per intercettare lo slancio che il nuovo governo, che è al nostro fianco, sta dando al Paese. Anche per questo mi rivolgono a tutti i ternani perché domenica 8 giugno vadano a votare, sostenendo il nostro progetto per la città”.
Sull’esito del voto delle europee il ministro ha detto: “Avevamo di fronte una sfida fra chi tifa per il Paese e chi sa solo usare l’arma della protesta. I cittadini hanno scelto di continuare a credere nel futuro, chiedendo al PD di fare in Europa ciò che questo governo sta facendo in Italia. Il cambio di passo non è solo generazionale o nei volti, ma è soprattutto nelle politiche. Vogliamo essere più vicini ai sindaci italiani (e Matteo Renzi è sensibile a questo tema in ragione della sua esperienza personale) perché hanno attraversato momenti particolarmente difficili e vogliamo dare loro tutti gli strumenti per uscire finalmente da questa fase critica. È una sfida per Terni e per tutto il Paese”.
Su Leo Di Girolamo il ministro ha detto: “Si è messo al servizio della comunità in cui vive senza alcun tornaconto personale né economico. È importante che questo progetto non si interrompa ma possa andare avanti, perché il secondo mandato sarà fondamentale per completare il lavoro avviato nei primi cinque anni. Di fronte ai ballottaggi non si deve dare nulla per scontato. Si parte da ‘zero a zero’ e tutti dobbiamo rimboccarci le maniche perché la festa possa completarsi anche in Umbria, a Terni come a Perugia, e dare ulteriore slancio a quanto il governo sta facendo per il Paese”.