Terni, Bartoli fonda comitato ”anti Caos” e propone referendum su musei, parcheggi e teatro Verdi
Da tempo Bartoli ha nel mirino proprio il Caos che giudica “un carrozzone” e di cui ha recentemente criticato anche la scelta di festeggiare il Capodanno in quegli spazi (festa che si è poi rivelata un successo in termini di pubblico e che si è svolta senza problemi). Oltre alla gestione dei servizi museali, per Bartoli i consiglieri di minoranza dovrebbero richiedere il referendum consultivo anche sulla gestione dei parcheggi a pagamento in convenzione con ATC Parcheggi srl (società che secondo Bartoli grava inutilmente con spese proprie) e sul progetto di ristrutturazione del teatro Verdi considerato sbagliato, anacronistico e costoso.
La lettera che Bartoli indirizza ai consiglieri comunali di minoranza del Comune di Terni:
“Tre no per fermare il degrado della città: ovvero due carrozzoni in meno ed un teatro moderno in più!
E’ da poco iniziato il nuovo anno e con esso gli ultimi mesi di esistenza di questo Consiglio comunale. Vi scrivo questa lettera per chiedervi, a nome di tanti nostri concittadini, una presa di posizione comune su tre argomenti di estremo interesse per la Città:
1. L’appalto per la gestione dei servizi museali (CAOS) prossimo alla scadenza
2. La gestione dei parcheggi a pagamento in convenzione con la soc ATC Parcheggi srl
3. Il progetto di ristrutturazione del Teatro Verdi
Lo faccio anche come esponente di Confimpresa Umbria per le implicazioni di carattere economico che questi aspetti hanno sulla città, e come membro del costituendo Comitato Promotore per il Referendum Consultivo ANTI CAOS.
Riguardo a questi tre argomenti vi posso garantire che la maggioranza della cittadinanza Ternana è:
– Contraria ad un nuovo appalto per la esternalizazione della gestione dei Servizi Museali
– Contraria alla gestione indiretta dei parcheggi a pagamento tramite la soc ATC Parcheggi srl
– Contraria ad un progetto di ristrutturazione del Teatro Verdi così come proposto dall’amministrazione Comunale.
IL CAOS – Riguardo al Caos in questi 4 anni, si è scritto di tutto e soprattutto si è visto di tutto nostro malgrado. Penso di interpretare anche il vostro pensiero se affermo che l’appalto per la gestione del Caos rappresenta solo un esempio illuminante di spreco di risorse pubbliche per la gestione di un servizio a cui potrebbero essere destinati i numerosi dipendenti dell’ufficio cultura del Comune che occupano l’intera palazzina della ex foresteria. E’ chiaro che trattasi di un appalto confezionato su misura per alimentare le clientele del Partito Democratico con 4 milioni di euro buttati al vento . Insomma il classico Carrozzone!
PARCHEGGI – Riguardo alla gestione dei parcheggi a pagamento , siamo una delle poche città in Italia invase da strisce blu il centro di Terni è ormai un’unica striscia blu. Ciò nonostante con oltre 1,6 milioni di euro di incassi il comune e la cittadinanza non beneficiano per niente di queste entrate perché la società che li gestisce, ATC Parcheggi Srl, interamente controllata da ATC SERVIZI Spa di cui il Comune di Terni è socio maggioritario , spende 1,16 milioni di euro per “servizi” pur non avendo in carico neanche un dipendente . Quindi il bilancio 2012 si è chiuso con un utile di appena qualche decina di migliaia di euro, e ciò a causa di forti ‘costi di produzione’ che si concretizzano in prevalenza in ‘acquisto di servizi’ non meglio specificati.
Il 31 dicembre del 2015 scadrà il contratto di affidamento e riteniamo imprescindibile valutare la possibilità di una gestione diretta della sosta a pagamento da parte del Comune di Terni , e la messa in liquidazione della Società ATC Parcheggi srl con evidente beneficio diretto per le casse municipali come del resto ha già fatto il Comune di Orvieto proprio per le stesse ragioni .
Anche in questo caso la parola Carrozzone ben si accosta alla Società ATC PARCHEGGI SRL, un carrozzone dorato in cui si vorrebbero far entrare anche dei privati per dividere meglio la torta degli incassi dei parcheggi , come si evince dalla lettura delle relazioni allegate ai bilancio 2012 della società di gestione laddove si ipotizza, con una certa insistenza, l’alienazione a nuovi soci privati di una quota del 30% della stessa Atc Parcheggi Srl
TEATRO VERDI – Nella città di Terni si è formato un fronte ampio composto da cittadini, commercianti, associazioni culturali che sono contrari al progetto di ristrutturazione del Teatro Verdi cosi come proposto dalla delibera della Giunta comunale n. 423 del 6 dicembre 2013 che ha previsto un progetto di restauro del teatro Verdi nella versione del cinema-teatro del Dopoguerra, versione anacronistica e fuori mercato, e quindi inutilmente costosa e dannosa per la sua irreversibilità, come è emerso in modo chiaro ed inequivocabile dal recente convegno organizzato il 21 dicembre dall’associazione culturale TernIdeale . Pertanto ritengo doverosa una presa di posizione congiunta di tutti i consiglieri comunali che non si rispecchiano nell’attuale maggioranza , prima che il Consiglio comunale di Terni proceda alla discussione e quindi all’approvazione della delibera di Giunta sopra menzionata .
Oltre ad essere sicuro che tutti voi sarete concordi con le opinioni sopra espresse su questi tre argomenti , c’è da sottolineare con altrettanta assoluta certezza che la maggioranza che attualmente governa questa Città non è più rappresentativa di se stessa , per le note vicende che hanno riguardato i partiti che la compongono.
Indipendentemente da chi vincerà le prossime elezioni comunali, il Consiglio comunale ne uscirà profondamente trasformato e diverso dall’attuale , su questo non penso ci possano essere dubbi .
Allora rivolgo a voi tutti una domanda : è giusto secondo voi che questo consiglio Comunale cosi poco rappresentativo dell’espressione della volontà degli elettori Ternani possa negli ultimi mesi della legislatura deliberare su argomenti cosi importanti , che potrebbero incidere sulla vita cittadina per lungo tempo e in un caso per sempre? Ritengo che converrete con me che non sia giusto.
Molti di voi asseriscono anche pubblicamente di non avere strumenti essendo minoranza , per contrastare in consiglio i provvedimenti voluti dalla maggioranza. Premesso che su questi punti anche in precedenti consigli comunali la maggioranza non ha tenuto, con diversi consiglieri che si sono allineati alle posizioni rivendicate da molti di voi consiglieri di opposizione, c’è comunque la possibilità offerta dall’Art.11 comma 1 e 3 dello Statuto Comunale .
E qui veniamo all’oggetto della presente lettera: come possono i consiglieri comunali di minoranza contrastare queste evidenti storture e quantomeno esercitare all’unisono la loro azione per procrastinare la decisione di questi temi , in modo che questo consiglio comunale non si pronunci su questi temi e sia tutto rinviato all’esame del nuovo Consiglio comunale che sarà eletto dopo le prossime elezioni amministrative ?? Richiedendo un referendum consultivo.
Ai sensi del comma 1 dell’art.11 dello statuto comunale è sufficiente la richiesta firmata da un terzo dei consiglieri comunali (14) perché il Sindaco possa indire un Referendum Consultivo.
In consiglio comunale abbiamo 13 consiglieri di partiti e liste civiche apertamente contrari a questi temi (5 di Forza Italia, 4 della Lista Baldassarre, 2 dell’UDC , ed 1 per NCD e Terni Oltre ) e 5 Consiglieri appartenenti al Gruppo misto di cui almeno tre di essi potrebbero naturalmente convergere su questi temi. Quindi potenzialmente 16 consiglieri che in pochi giorni potrebbero presentare la richiesta di un Referendum Consultivo. A questo punto il Sindaco sarebbe obbligato ad indire il referendum e ai sensi del comma 3 dell’art.11 “Il Consiglio Comunale sospende l’attività deliberativa sul medesimo soggetto..”.
In pratica con la richiesta immediata di un referendum consultivo si ottengono due risultati: uno immediato di impedire che l’attuale consiglio Comunale possa deliberare alcunché su questi argomenti, ed uno differito perché anche se la nuova maggioranza che verrà eletta alle prossime elezioni sarà espressione del Partito Democratico, non potrà tener conto del risultato del referendum indetto.
Per facilitarvi il compito vi informo che il modello di richiesta del Referendum Consultivo è in fase di avanzata redazione ad opera del costituendo Comitato Promotore per il Referendum Consultivo ANTI CAOS. Questo perché in caso di un diniego da parte di un numero di consiglieri che non consentano la presentazione della richiesta il comitato si costituirà per procedere alla raccolta delle 2500 firme necessarie ai sensi dello Statuto comunale.
Se cosi dovesse essere il comitato sarà allargato a tutte le associazioni, movimenti , liste civiche e che aderiranno all’invito pubblico che faremo già in occasione dell’incontro promosso il giorno 9 all’Hotel Michelangelo , ed è facile prevedere una generale condivisione di questa iniziativa in modo da raggiungere il prima possibile le 2500 firme necessarie. Ma in quest’ultimo caso , se cioè ci sarà qualche consigliere comunale di minoranza che non accoglierà questa richiesta , e costringerà il comitato alla raccolta delle 2500 firme fra i cittadini , allora non potrà poi lamentarsi se qualcuno dirà che l’opposizione al Consiglio Comunale di Terni non esiste.
Dico questo poiché anche recentemente ho avuto modo di assistere ad affermazioni di alcuni consiglieri che si lamentavano delle critiche (a loro dire infondate) sulla mancanza di una vera azione di opposizione. Ecco questa iniziativa può essere una cartina tornasole sullo stato reale dell’opposizione a Terni.
Sarà mia cura contattarvi personalmente, ma vi sarei grato se mi confermaste la vostra disponibilità via mail”.