Terni, Cantamaggio 2016: successo nonostante la pioggia, ma il futuro resta incerto
Un premio c’è stato comunque per tutti, consegnati da sponsor e organizzazione al momento della salita sul palco di ciascun rappresentante dei carri. Il vero concorso è stato quello delle canzoni, che ha aperto nei giorni scorsi la festa al Teatro Secci: 14 canzoni inedite, premio intitolato alla memoria di Giuseppe capiato, compianto presidente dell’Ente Cantamaggio: ha vinto “Lu fume de Terni”, scritta da Romano Quartucci e Marcello Campagnoli e cantata da Cesare Alessandrini e la Corale del cuore.
Due minicarri hanno preceduto la sfilata dei cinque carri: Polymer-Pallotta-Sabbione (“Quilli che so armasti”), Orio Casali di Papigno (“L’arcobaleno della speranza”), Lu riacciu (“Na scarpa e na ciavatta”), Circolo Fiaiola (“Li tempi de na vorda”), Giovani Maggiaioli Arronesi (“Capulinea?”). I minicarri erano invece quello della scuola primaria di Collescipoli, Feliciangeli (“La fundana de lu paese nostru”) e quello del Circolo Arci Fiaiola e Centri Diurni (“Festa sull’aia”). E’ stato assegnato un premio speciale per intitolato allo storico maggiaiolo Augusto Mori: il prescelto è stato un altro nome storico della manifestazione, il novantenne Viscardo Caneschi.
Ombre sul futuro: dal palco, più di qualcuno ha lanciato l’appello per non far morire il concorso, che già quest’anno ha rischiato di saltare, fra le nuove regole sulla circolazione stradale e i pochissimi soldi: “Rimbocchiamoci le maniche” è stata la parola d’ordine ed in questo senso i minicarri dei bambini, realizzati insieme ai grandi, sono una sorta di speranza per il futuro. Omero Ferranti, il presidente dell’Ente Cantamaggio,si è detto comunque soddisfatto dell’esito della sfilata. Intanto domani, sempre al Teatro Secci, si terrà il concorso delle poesie dialettali