Terni, Carsulae, Fabbri: ”Parcheggio squallido, tornelli disattivati, pannelli illeggibili”
Il comunicato di Andrea Fabbri (Rinascita Socialista):
“Come noto la gestione del sito archeologico, tra i più importanti dell’Umbria se non addirittura il più importante (se non altro per estensione), rientra nell’appalto caos del Caos (gestione integrata dei servizi museali di Terni) che costa alla comunità ternana circa 2,8 milioni di euro per 5 anni. Già questo basterebbe a porsi qualche interrogativo di fronte alla situazione in cui oggi si trova l’area archeologica.
Ma vi è di più. Nel 2013 veniva annunciato lo stanziamento di ulteriore mezzo milione di euro (500.000,00 euro) da parte della Regione Umbria per – testuale – “la delimitazione di uno spazio per sosta camper, protetto da siepi e il posizionamento di una colonnina di ricarica elettrica, oltre ad un punto di erogazione per acqua potabile”; “convertire l’ex biglietteria in info point del sito archeologico e più in generale del territorio, mentre gli ex servizi igienici vengono riutilizzati per bike service”; “la decorazione delle pareti di cemento del sottopasso pedonale che unisce il parcheggio con il percorso di accesso per il centro visite”; “intervenire nel sistema dei percorsi, attualmente non fruibili da persone portatori di handicap, con nuovi percorsi di accessibilità autonoma o con accompagnamento, utilizzando esclusivamente materiali ecologici”. Inoltre si aggiungeva: “I percorsi saranno accompagnati da nuovi supporti informativi costituiti da pannelli orientativi e descrittivi con la possibilità, in alcuni, di avere integrato il sistema QR code”.
Dove sono finiti questi lavori, iniziati, dice, a gennaio 2014? O viceversa: dove sono finiti i 500mila euro? In gran parte (400mila euro), a quanto pare, nei lavori di adeguamento funzionale del teatro Romano che sarà usato a mo’ di Arena di Verona per spettacoli alcuni dei quali – presumibilmente – a pagamento.
Si sollecitano di nuovo gli organi di informazione a fare un sopralluogo a Carsulae perché la situazione nell’area archeologica oggi è lontana anni luce dalla favola raccontata dal Comune di Terni.
Il parcheggio a monte del sito accoglie i turisti in uno squallore che ha pochi uguali in Italia: erba alta, strumentazione elettrica abbandonata, saliscendi per disabili inutilizzabile e arrugginito, nessuna decorazione alle pareti del sottopasso; nessun infopoint a parte un vecchio cartello; nessuno che ti accolga e che ti faccia sentire in un luogo incantevole e pieno di storia.
L’accesso all’area, inoltre, è sostanzialmente libero. I tornelli sono disattivati!!! C’è un cartello che dice che bisogna fare il biglietto, ma sta all’onestà delle persone girarsi e andare in biglietteria. Se si vuole un’area aperta al pubblico liberamente come era un tempo non ha senso affidarne la gestione a qualcuno da pagare con i soldi della comunità. Se invece si vogliono dare servizi… allora bisogna darli. La maggior parte dei pannelli informativi che dovrebbero far capire al turista cosa rappresentano quelle pietre sono illeggibili, talvolta divelti. Persino la tabella informativa dell’arco di San Damiano, il ‘simbolo’ di Carsulae e del turismo a Terni è illeggibile!!!
Di questo chiediamo conto all’assessore del Comune di Terni Daniela Tedeschi, ma anche all’assessore alla cultura Giorgio Armillei. Si espongano pubblicamente e spieghino.
Rinascita Socialista RDL è per la ridiscussione della convenzione sottoscritta con il gestore dei servizi museali al fine di migliorare la cartellonistica e i servizi ‘accessori’ al turista”.