Terni, casette post terremoto, Cosp e Italsteam: “Contratti rigorosamente rispettati”
La Ati formata dalla cooperativa Cosptecnoservice e da Italsteam replica a quanto pubblicato la scorsa settimana dal quotidiano La Verità ed al comunicato del consigliere regionale M5S Andrea Liberati. La vicenda è quella delle casette post terremoto commissionati dall’Ati stessa ad un’azienda di Terni, la Vipal, che ora navigherebbe in cattive acque economiche.
Cosp e Italsteam precisano di aver sempre pagato regolarmente e spiegano che la restante somma che Vipal deve ricevere è subordinata alla consegna delle chiavi delle casette alla popolazione.
Il comunicato dell’Ati formata da Cosptecnoservice e Italsteam:
“L’associazione temporanea di imprese costituita da Cosptecnoservice soc. coop. e Italstem Spa è stata oggetto negli scorsi giorni di una infondata campagna di stampa che l’ha additata all’opinione pubblica quale colposa responsabile di altrui disgrazie imprenditoriali. A questa inopinata iniziativa è seguito l’ormai puntuale controcanto di specifici ambienti politici regionali, che con costanza tentano di consolidare o accrescere il proprio spazio persuasivo attraverso la penosa strumentalizzazione di vicende commerciali basate sul travisamento delle condizioni contrattuali pattuite dalle imprese.
Secondo tali discreditanti fonti, l’Ati si sarebbe sottratta al pagamento delle forniture relative allo scheletro metallico per la realizzazione delle soluzioni abitative di emergenza da garantire alle popolazioni terremotate. Nulla di più falso. Gli autori delle informazioni mediatiche sottacciono ai lettori che l’integrale pagamento della fornitura – il residuale 60% cui si riferiscono le notizie – è subordinato, ai sensi degli accordi commerciali siglati con il fornitore, al momento di avvenuta consegna alla popolazione delle chiavi delle ‘casette’. Ed anzi, ancor più distortamente, gli stessi autori lasciano intendere che nonostante l’avvenuta consegna il fornitore non sia stato onorato, consegnando all’opinione pubblica la suggestione di un’Ati che mantiene nelle proprie casse, del tutto arbitrariamente, somme di spettanza altrui.
Cosptecnoservice soc. coop. e Italstem Spa ribadiscono come i rapporti commerciali con tutti i fornitori siano stati e siano contraddistinti dal rigoroso rispetto delle condizioni contrattuali pattuite, che nel caso di specie prevedono il pagamento di un acconto del 40% del prezzo fornitura alla consegna in cantiere, un ulteriore acconto del 50% a montaggio concluso con verbale di consegna chiavi, ed un saldo del 10% al collaudo finale: queste le condizioni contrattuali negoziate in regime di libero mercato con il fornitore, sempre rispettate scrupolosamente dall’Ati.
Cosptecnoservice soc. coop. e Italstem Spa organizzano le attività di impresa in ossequio alle migliori pratiche riconosciute a livello internazionale, come testimoniato dalle certificazioni Iso 9001, Iso 14001, Ohsas 18001, Sa 8000, Soa ed a tutela di questo patrimonio e degli oltre 1000 lavoratori impiegati hanno conferito mandato irrevocabile ai propri legali affinché vengano perseguiti in sede penale e condannati al risarcimento dei danni in sede civile i responsabili delle erronee notizie e delle avventate valutazioni che così marcatamente ledono la reputazione commerciale delle stesse aziende e delle migliaia di donne ed uomini che le animano quotidianamente”.