Terni, Centro regionale di raccolta sangue cordonale pronto ad entrare a regime
Spiega l’azienda ospedaliera ternana che la convenzione da definire prevede che le unità di sangue cordonale provenienti da tutti i punti nascita della regione vengano raccolte, trasportate, stoccate temporaneamente e fatte oggetto di un primo screening presso il CRR-SCO di Terni, in attesa di essere definitivamente conservate presso la banca SCO del Policlinico Umberto I, che fa parte della rete nazionale di banche per la conservazione di sangue cordonale Italian Cord Blood Network. Il CRR-SCO di Terni potrà orientarsi anche verso la ricerca scientifica sulle cellule staminali emopoietiche, attraverso la possibile adesione al progetto nazionale proposto dalla Milano Cord Blood Bank per l’impiego delle piastrine presenti nel cordone di quelle sacche che non sono idonee alla conservazione a fini di trapianto (es. per riparare le ulcere, piaghe cutanee e per varie patologie ortopediche). Altri studi potranno essere avviati in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, utilizzando i macchinari che erano stati già acquisiti grazie al contributo di associazioni, aziende e fondazioni bancarie e che, unitamente alla realizzazione dei nuovi laboratori, qualificano la struttura con strumentazione all’avanguardia.
“Per questi motivi – dichiara il direttore generale Andrea Casciari – a nome di tutta l’azienda ospedaliera rinnovo i miei più sentiti ringraziamenti a tutti i soggetti che hanno sostenuto questo progetto come la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni, che ha acquistato un citofluorimetro e ha finanziato per diversi anni tre borse di studio per personale sanitario dei laboratori dedicati al Centro. Un ringraziamento particolare va al Comitato per la vita Daniele Chianelli, che non soltanto ha acquistato un microscopio, una cappa a flusso laminare e diversi arredi, ha coinvolto ditte come Angelantoni e Pulzoni per l’acquisizione di altri strumenti per il centro (3 congelatori ed un erogatore di CO2 per culture cellulari) e ha messo a disposizione del SIT due borse di studio già durante la direzione del dottor Palazzesi, ma che continua a garantire la sua massima disponibilità per supportare con la propria attività la migliore riuscita del progetto”.
Franco Chianelli ringrazia a sua volta tutta la direzione dell’ospedale di Terni e il direttore del SIT, la presidente della Regione Umbria e tutti i volontari e i genitori che si sono adoperati a raccogliere fondi per onorare la memoria dei propri figli: “La raccolta gratuita delle cellule staminali donate dalle partorienti consentirà a molti bambini malati di leucemia o altre patologie del sangue, grazie ai trapianti di midollo osseo, di guarire e ritornare a vivere una vita normale. Un lodevole gesto d’amore frutto dell’impegno di tutti”.