”Terni chiama Europa”: convegno del Pd sulle politiche industriali Ue

“Terni chiama Europa”. Era il titolo di un convegno coordinato dal segretario provinciale del Partito Democratico, Carlo Emanuele Trappolino. Ieri alla sala dell’Orologio del Caos, Roberto Gualtieri e Lorena Pesaresi (candidati alle Europee del PD), Leopoldo Di Girolamo (candidato Sindaco di Terni), Gianluca Rossi (Senatore della Repubblica) e Andrea Cavicchioli (capolista PD a Terni) hanno dato vita ad una tavola rotonda dedicata alla politiche industriali. “Perché – spiega il Pd – oggi più che mai proprio a Terni le tornate elettorali europee ed amministrative appaiono legate”.

CAVICCHIOLI Il capolista del Pd, Cavicchioli, ha affermato: “E’ il tempo di un’Europa che affronti il nodo della crescita e dell’occupazione, che si affranchi dal ‘totem’ del 3%. Occupazione giovanile, economia digitale, incentivi per gli Stati che portano avanti politiche riformiste e un Rinascimento industriale sono le priorità. Con un diritto comunitario del lavoro da scrivere insieme che può concorrere a creare quell’omogeneità sostanziale, presupposto degli Stati Uniti d’Europa. Anche il destino di Terni è legato a quello dell’Europa: dopo un periodo difficile possiamo metter in campo un Patto per la crescita. Le grandi questioni determinano le nostre vite, per questo anche le nostre comunità devono imparare a sentirsi parte di un progetto europeo ambizioso.

PESARESI Pesaresi ha dichiarato: “La cifra di una candidatura umbra alle elezioni europee è quella della ‘modernizzazione ecologica dell’economia’. L’Umbria fatica, per una legge elettorale che penalizza i territori più piccoli, ad avere un rappresentante nel Parlamento europeo. La nostra è la sfida di chi intende dimostrare che la green economy può essere motore di sviluppo su scala globale”.

ROSSI Il senatore Rossi ha detto: “Difficile ormai trovare qualcuno che dissenta sul fatto che sia necessario riprendere un cammino deciso nel ridefinire politiche industriali performanti. L’Europa ha affrontato il tema della concorrenza (ne è un esempio il caso AST) in modo ‘strabico’. E’ il tempo di costruire una politica fiscale europea comune, di facilitare l’accesso al credito per le imprese più piccole, di riformare il sistema bancario separando le attività speculative da quelle di sostegno alle imprese, di rafforzare i Confidi. L’elezione diretta del Presidente della Commissione Europea è l’ago della bilancia: se vince Schulz si apre una nuova stagione, se prevale il fronte popolare l’antieuropeismo rischia di dilagare. Una nuova stagione di investimenti pubblici in infrastrutture e innovazione e ricerca, proprio per andare oltre i meccanismi assistenzialistici ai quali siamo abituati e per rendere competitivo il Paese. L’Italia potrebbe essere la ‘piastra logistica’ dell’Europa e un pacchetto di interventi in start up, chimica verde, edilizia biosostenibile e verticalizzazioni della siderurgia può fare la differenza. Anche nel Patto per la crescita per Terni richiamato da Cavicchioli”.

GUALTIERI Secondo l’eurodeputato Gualtieri “E’ finita l’ubriacatura che le politiche industriali siano solo un ‘ferro vecchio’. L’ha capito Obama che ha cambiato verso, lo sta capendo l’Europa. Solo se le politiche europee cambieranno l’impostazione potremmo attrezzarci per stare da protagonisti nella competizione globale. Sulla scorta di questa consapevolezza possiamo ‘passare dal se al come, al cosa fare’. Le basi giuridiche del lavoro che dovremo fare ci sono già, il problema è prettamente politico. L’Europa tecnocratica del rigore ha fallito e ci ha condannato ad una seconda recessione (dopo quella determinata dagli USA). Vincere le elezioni consentirà di ribaltare il quadro macroeconomico: riforma del patto di stabilità, ‘regola degli investimenti’, regolamentazione del mercato finanziario, fondo europeo di garanzia per le piccole imprese, revisione degli strumenti di difesa commerciale (regole antidumping, antisussidi e misure di salvaguardia, in particolare introducendo clausole sociali e ambientali), armonizzazione dei regolamenti fiscali, standard di qualità. E a corroborare il tutto l’obiettivo dell’Unione Sociale dell’Europa perché l’introduzione di parametri sociali, aventi pari dignità di quelli economici e fiscali, è nel dna della civiltà europea e perché costituiscono di per sé un fattore di competitività. Non basta la moneta unica. Ad esempio si sta lavorando ad un ammortizzatore sociale europeo, attraverso un fondo apposito. La Commissione Europea deve avere un ruolo nella vicenda AST e il Governo italiano allo stesso tempo deve rinnovare una volontà politica di affrontare il nodo del comparto in Italia”.

DI GIROLAMO Il sindaco Di Girolamo ha affermato: “Terni è una città che può intercettare la pienamente la ripresa se sarà capace di legare la carta dell’industrializzazione a quella dell’innovazione, dei nuovi materiali, della ricerca e del riuso (solo un piccolo esempio: il progetto, brevetto ternano, per il recupero dei residui dello spazzamento stradale e delle scorie dell’acciaieria). Roberto Gualtieri è stato, è e sarà per noi un riferimento importante nel Parlamento europeo”.

Stampa