Terni City Forum, tante proposte per il futuro della Conca. Sindaco: ”Necessario ripensare la città”
Tra le proposte concrete rivolte all’amministrazione comunale, quella di cedere terreni con permesso di edificare ai costruttori ricevendo in cambio delle abitazioni da impiegare per far fronte all’emergenza abitativa. La proposta di dimezzare la tassa di occupazione di suolo pubblico per i locali del centro che assumono almeno un giovane. La rinuncia all’incenerimento dei rifiuti e il parallelo sviluppo di un polo del riuso.
Diversi interventi hanno riguardato l’università, il turismo e lo sviluppo della cultura. La crisi economica è stata uno dei temi più ricorrenti ma si è parlato anche della necessità di una partecipazione dei cittadini più attiva e più diretta alla vita politica, sociale e culturale, della green economy, delle scenografie abbandonate a Papigno, della necessità di un palazzo delle esposizioni e di una struttura polifunzionale per eventi sportivi e concerti, del ruolo del Caos, della difesa del patrimonio ternano, della possibilità di rottamare San Valentino, della necessità di fermare il consumo indiscriminato del territorio, fino al poetico intervento di un giovanissimo ternano di 12 anni con il suo progetto di realizzare una Butterfly Farm (allevamento di farfalle) alla Cascata delle Marmore.
“Quale idea di città vogliamo?” si è quindi chiesto il sindaco che come premessa alla propria analisi ha citato un libro recentemente pubblicato da AUR Umbria, “un libro che mette in evidenza come il ‘modello Umbria’ sia arrivato al capolinea. Ci stiamo meridionalizzando e allora dobbiamo chiederci dove andare. Terni deve rimanere una città industriale, è necessario continuare a puntare sul manifatturiero. Terni deve essere città intelligente: la cultura deve essere un elemento trainante e si deve puntare sull’università. Terni città solidale e aperta al mondo: aperta sia alle multinazionali che agli stranieri. Deve essere una città ecosostenibile scommettendo sul piano rifiuti, sulle piste ciclabili e su ogni altro elemento”. Infine Di Girolamo ha sottolineato l’importanza dell’azione di un Governo nazionale: “Lo Stato deve cambiare ottica e investire, servono nuove politiche pubbliche. Per lo sviluppo, anche di Terni, occorrono investimenti”.
Il comunicato degli organizzatori. Lorenzo Bartolucci e Michele Rossi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Terni Città Futura, esprimono soddisfazione per la riuscita dell’evento: “Abbiamo la felice consapevolezza di aver dato molto alla città con questa iniziativa. Finalmente la città si è parlata e tutti ci siamo accorti della sua grande forza. Un evento riuscitissimo, partecipato, sentito, vissuto in pieno spirito collaborativo e questa è stata la sua forza. La città lo ha capito”.
“Terni – continuano Bartolucci e Rossi – ha risposto con partecipazione e con proposte concrete, esempi di professionalità e di competenza; abbiamo visto passare e sentito di cinque minuti in cinque minuti un grandissimo spaccato della città, anche di quella città che troppo spesso è nascosta e che questa volta finalmente è stata protagonista. Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno preso la parola condividendo generosamente le loro idee e i loro progetti, che hanno anche criticato ma sempre in maniera costruttiva, mettendoci il cuore e l’amore per la città e questo si è visto in ogni singolo intervento”.
“Usciamo da questo incontro con la rinnovata orgogliosa consapevolezza del nostro valore come città e comunità, delle nostre capacità e possibilità, della nostre forze e permettetecelo non è poco in un momento di crisi che ci fa vedere nero il futuro. Il bagno di umiltà del confronto e della compartecipazione – concludono Bartolucci e Rossi – ci ha permesso di riprendere il polso della situazione della città reale; consapevoli con orgoglio che questa nostra comunità è in grado per le sue forze, le sue professionalità, per le tante competenze di superare anche questo difficile momento”.