Terni, comitato per l’ordine: ”Un 2014 positivo per la sicurezza”, Martellino: ”Non c’è mafia”
REATI Nel corso della riunione, i responsabili delle forze di polizia hanno illustrato i dati statistici relativi ai delitti consumati in città e in provincia nel corso del 2014; dati provvisori che, sebbene suscettibili di qualche variazione, indicano un trend positivo, con una diminuzione complessiva dei reati, soprattutto di quelli predatori. Al riguardo, Di Girolamo ha espresso “il proprio apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto nella gestione dell’ordine pubblico, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da gravi difficoltà economiche e preoccupanti tensioni sociali. Quello che si è messo in moto a Terni – ha detto – è un meccanismo virtuoso che, grazie all’impegno sinergico di tutte le istituzioni ed al fondamentale contributo della cittadinanza, sta producendo risultati importanti. Comune e Provincia continueranno a fare la propria parte e ad offrire sempre la massima collaborazione, anche nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione.”
Il procuratore Martellino ha evidenziato come “esistano manifestazioni criminali ordinarie, riconducibili soprattutto alla così detta microcriminalità. La situazione è assolutamente sotto controllo; sono state già portate a compimento attività importanti ed altre sono in cantiere”.
MAFIA In relazione alle recenti operazioni di polizia che hanno interessato Roma e Perugia (con gli arresti rispettivamente per Mafia Capitale e per ‘ndrangheta), si è parlato del rischio di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata anche nel ternano. Un argomento particolarmente caldo e sentito a Terni, soprattutto dopo l’acceso dibattito, ancora in corso, che ha preso le mosse dalle affermazioni del pm Elisabetta Massini. Il procuratore aveva sostenuto che Terni non sia una città libera e che la mafia sia vicina “non solo geograficamente” citando l’esistenza di intimidazioni e ritorsioni economiche).
In proposito, i rappresentanti istituzionali presenti alla riunione del Comitato, hanno sostenuto che “non vi siano evidenze di un radicamento della criminalità organizzata in questa provincia”. Una posizione analoga a quella sostenuta in Parlamento dal viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, secondo il quale a Terni “non sono stati rilevati, al momento, fenomeni delittuosi ascrivibili a sodalizi di tipo mafioso o, comunque, ad associazioni criminali che abbiano il controllo delle attività illecite poste in essere nel territorio”. Lo stesso procuratore Martellino ha detto che “non risultano in procura evidenze di questo tipo o reati associativi di tipo mafioso; l’attenzione resta comunque altissima, al punto da avviare accertamenti preventivi quando ancora non si prefigurano ipotesi di reato, spesso sulla base di semplici notizie di stampa, come sta accadendo in questi giorni”.
Il Comitato, “considerata la particolare pericolosità e pervasività di organizzazioni che hanno dimostrato una notevole capacità di infiltrare anche località lontane dalle loro matrici territoriali di origine, ha unanimemente convenuto sulla necessità di mantenere sempre alto e vigile l’interesse su eventuali segni o tentativi di penetrazione mafiosa, monitorando con particolare cura i cosiddetti ‘reati-spia’ e sviluppando ogni opportuna attività di prevenzione anche attraverso iniziative comuni con le amministrazioni locali e le espressioni rappresentative dell’economia e del lavoro”.
PREFETTO Il prefetto Bellesini ha commentato: “E’ stato un 2014 difficile che ha visto però istituzioni, forze di polizia, enti locali, società civile, compatte nel difendere la serenità di Terni e la sicurezza dei suoi cittadini. Ripartiremo dai risultati ottenuti per mettere in campo sempre nuove e più incisive azioni a garanzia dell’integrità di questo territorio rispetto alle multiformi minacce ed illegalità che possono pregiudicarne lo sviluppo economico e sociale”.