Terni, compro oro nasconde al fisco 20 chili di preziosi: tasse evase e un lavoratore in nero
Le fiamme gialle, nel corso di una verifica fiscale, hanno rinvenuto centinaia di catenine, braccialetti, orologi, anelli, spille, collane, ed altri oggetti preziosi per un valore di circa 500 mila euro stipati all’interno di 2 valigie. Un’ingente quantitativo di preziosi tant’è che per conteggiare tutto ci sono voluti quasi 30 giorni di lavoro per 2 finanzieri ed il rappresentante della società in questione, titolare di 2 negozi “Compro Oro” di cui uno al centro di Terni.
I finanzieri hanno ricostruito l’ingente volume di affari della società, contestando all’amministratore unico ultrasettantenne diversi reati di evasione. Nel dettaglio è stato accertata un’Iva dovuta pari a 139.965 euro, un’Iva relativa pari a 108.328 euro, ricavi non contabilizzati pari per 83.485 euro, l’omessa regolarizzazione di operazioni passive imponibili di 479.285 euro e infine l’impiego di un lavoratore in nero.
Oltre all’ingente quantitativo di oreficeria acquistata in nero, la società comprava direttamente oggetti di oreficeria e gioielleria che poi rivendeva facendo ricorso illegittimo, secondo le fiamme gialle, alla normativa fiscale agevolata sui rottami d’oro, omettendo così il pagamento dell’Iva.
Le fiamme gialle spiegano che si tratta “dell’ennesimo colpo messo a segno a seguito di un monitoraggio degli esercizi denominati compro oro nella città” visto che in passato sono già stati conclusi “diversi accertamenti della specie”.