Terni, Comune in rosso, De Luca: “Restano i peggiori assessori. Si torni a votare”
Oggi nel Consiglio comunale il sindaco Leopoldo Di Girolamo illustrerà il piano di riequilibro del Comune di Terni, annunciato ieri in una conferenza stampa. Davanti ai giornalisti, il primo cittadino ha intanto comunicato il taglio di 4 assessori. Oggi a commentare è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, che ritiene restino “i 5 assessori peggiori della storia di Terni” e chiede che si torni a votare.
Il comunicato di Thomas De Luca:
“Quattro assessori sul rogo. Sotto, tutta la maggioranza che guarda, illuminata dalle fiamme. «Un ottimo segnale!» urla un Consigliere paparelliano mentre il Sindaco agita il borsellino degli spiccioli. No, non è un film dei fratelli Vanzina è l’ultima pagina di storia del Partito Democratico ternano. L’ultimo colpo di coda prima della fine.
Il Sindaco Di Girolamo annuncia di voler ricorrere al predissesto e liquida quattro assessori, ma la vera notizia non è il licenziamento di Armillei e della Tedeschi, quello di Andreani e della Riccardi. La vera notizia è che i 5 peggiori Assessori della storia di Terni sono ancora seduti sulle loro poltrone. Nessuno di questi è stato in grado fino ad oggi di portare avanti neanche il minimo sindacatle, ma con “credibile sobrietà” hanno deciso di assegnargli i compiti anche degli altri quattro.
Il peggiore assessore all’ambiente mai ricordato, il cui unico merito e di aver fatto 4 ordinanze, con la paura negli occhi, dopo il nostro maxi esposto alla magistratura sulla contaminazione alimentare,. L’Assessore capace di complicare l’incomplicabile, di disorganizzare il caos concependo la peggiore riforma della macchina comunale mai avvenuta. Quello della liquidazione dell’USI, quello dell’accordo transattivo sui derivati, quello del “partecipate” ma decido io.
E poi i due rampolli della sinistra ternana, i due nomi in pole position per sostituire Di Girolamo. La vicesindaco Malafoglia quella che ha cancellato la parola welfare dal vocabolario della città, che ha esternalizzato la solidarietà, quella eletta nella lista finanziata dalle coop. Poi quello dei cantieri infiniti, di Cardeto, quello mai presente quando si tratta di rispondere ai cittadini, quello che quando c’è passa il suo tempo al telefono in stregio alle richieste dell’aula. In assoluto il peggiore assessore della storia di Terni, l’ineffabile Bucari.
Aprendo il portafoglio degli spiccioli, ci voleva solo la faccia di Di Girolamo, per cercare di vendere questa manovra da manuale Cencelli per sobrietà. Mentre i buffi ce l’hanno con le aziende del cerchio magico, quelle dei finanziatori del Sindaco, invece di rivedere il costo della spesa contrattualizzata attraverso una ricognizione degli appalti bruciano sul rogo quattro dei loro.
Il Partito Democratico forse vuole metterci a divedere che i quattro “cattivi”, immeritevoli dell’amore del comitato centrale, siano il male assoluto della città. La malerba da estirpare…
Mentre si dedicano ai roghi, i democratici ternani, non si rendono conto che stanno ardendo l’albero su cui sono poggiati. È la città che sta bruciando.
È ora di finirla di parlare di predissesto ed è ora di dire la verità:
il Comune di Terni è in DISSESTO, è in FALLIMENTO”.