Terni, Consiglio approva regolamento per concessione beni immobili ad associazioni e centri sociali
Sconti canone d’affitto. Il nuovo regolamento è stato approvato ieri dal Consiglio comunale tra non poche polemiche dell’opposizione e qualche critica della stessa maggioranza. Per le diverse tipologie di organizzazioni, sono previsti sconti che vanno dal 50% al 100% sul canone di affitto. Il canone completamente gratuito è previsto per soggetti operanti nel campo dei servizi socio-assistenziali e dei beni ed attività culturali dell’istruzione e della formazione che svolgano attività di interesse generale sulla base di progetti specifici redatti o approvati dal Comune di Terni. Sconto dell’80% per gli stessi soggetti che pur svolgendo attività di interesse generale, operano senza un progetto approvato dal Comune. Sconto del 50% del canone di affitto è invece previsto per i soggetti operanti nei settori ricreativo, culturale, sportivo, ambientale, turistico, aggregativo e sociale che svolgono la propria attività prevalentemente nei confronti dei propri associati. A prescindere dalla tipologia di attività, le utenze e i costi di gestione saranno interamente a carico delle associazioni.
Il regolamento riguarda anche gli immobili ad uso commerciale che ovviamente non godranno di alcuno sconto. Per il consigliere David Tallarico (PTca) quegli immobili sono comunque “affittati a canoni troppo bassi” ed occorre affrontare anche questo aspetto.
Vicesindaco. “Per la prima volta – ha detto il vicesindaco Libero Paci che ha illustrato l’atto al consiglio – abbiamo dato luogo ad una regolamentazione organica di una materia importante riguardante decine e decine di associazioni cittadine di tutti i generi, dallo sport alla cultura, che usufruiscono di locali di proprietà comunale per poter svolgere le proprie attività. Il nuovo regolamento garantisce trasparenza, parità di trattamento e sostenibilità economica da parte dell’Ente”. Per Paci sono state superate criticità e disparità che si erano create negli anni e si sono poste le basi per consolidare le politiche di sostegno all’associazionismo, “una realtà estremamente importante e diversificata in città”.
Emendamenti. Alcuni consiglieri d’opposizione avevano presentato un emendamento (firmato da Cinzia Fabrizi, Baldassarre, Melasecche, Ciaurro, Cicioni e Crisostomi) con il quale si chiedeva la pubblicazione semestrale dei dati sugli immobili concessi, con i relativi canoni e la percentuale di agevolazione, comprese eventuali altre agevolazioni, come le riduzioni sul pagamento delle utenze”. Con l’emendamento si chiedeva anche di anticipare al 31.12.2013 l’entrata in vigore del nuovo regolamento per i contratti esistenti e non ancora scaduti. L’opposizione ha ottenuto la pubblicazione periodica dei dati me non l’anticipo di entrata in vigore del regolamento che è stato bocciato dalla maggioranza.
Dibattito. Per Cinzia Fabrizi (LB) “avere un regolamento che disciplina sia la concessione dei locali che le agevolazioni è estremamente importante, anche a sostegno del mondo dell’associazionismo. Il fatto strano è che non ci fosse fino ad oggi”. La Fabrizi aveva auspicato l’anticipo dell’introduzione integrale del regolamento “per evitare nuove situazioni difformi”.
Critico Mauro Nannini (FdS) secondo cui “il lavoro fatto è stato sicuramente positivo, ma occorre distinguere bene la tipologia e le attività delle associazioni per le agevolazioni”. Secondo il consigliere comunale, applicando uno sconto del 50% e non maggiore ad associazioni culturali, ambientali e sociali, si rischia di vederne chiudere molte.
Per Giocondo Talamonti “il regolamento è il modo migliore per sostenere oggi un fenomeno importantissimo per la nostra città, quale è l’associazionismo, mettendo ordine nel settore”.
Leo Venturi (Terni Oltre) trova “singolare” che “l’applicazione piena del regolamento sia spostata al 2014”. Per Venturi occorrerebbero verifiche periodiche e costanti da parte dei tecnici comunali sulle condizioni dei beni comunali affidati a terzi.
Giampiero Amici (Pd) ha sostenuto che con il regolamento si apre una fase nuova e si dà luogo a situazioni nuove. Per questo occorrono dei tempi tecnici e organizzativi per far adeguare chi già utilizza i beni immobili comunali.
Enrico Melasecche (Udc) ha chiesto che, prima ancora della pubblicazione dei dati col bilancio preventivo, vengano resi noti i costi e i contributi per le utenze. “Sono dati da far sapere oggi, per trasparenza, e non dopo le elezioni”. Anche Melasecche ha criticato il differimento dell’applicazione integrale del nuovo regolamento, rispetto “ad una situazione attuale illegittima” che non pone sullo stesso piano le associazioni.