Terni, Consiglio comunale osserva minuto di silenzio per strage migranti Mediterraneo
COMUNITA’ SANT’EGIDIO TERNI Anche la Comunità di Sant’Egidio di Terni “esprime profondo cordoglio a tutte le famiglie colpite dall’immane tragedia che si è consumata nel Canale di Sicilia, la più grave mai registrata”. L’associazione “chiede con forza un intervento immediato del’Europa e dell’Onu, che deve scendere in campo utilizzando tutti gli strumenti possibili, e invita i ternani a partecipare alla preghiera per le vittime, in programma mercoledì 22 aprile alle 19 nella chiesa di San Lorenzo, a Terni”.
Maria Grazia Proietti spiega: “Ci uniamo alla preghiera commossa di Papa Francesco all’Angelus, per persone che ‘cercavano la felicità’, ma hanno trovato la morte e chiediamo la mobilitazione della comunità internazionale. Ogni cristiano, non può solo piangere e commuoversi di fronte alle immagini di morte che vediamo tutti i giorni, ma ogni cristiano sa che la preghiera, che sembra ai più debolissima, può diventare invece strumento formidabile al quale non dobbiamo rinunciare. Una preghiera incessante, continua che serva anche ad aprire le menti ed i cuori dei governanti, dei popoli che sono chiamati a non volgere la faccia dall’altra parte. Pertanto la nostra Comunità di Sant’ Egidio di Terni si ritroverà per la preghiera dedicata a tutte le vittime dei viaggi in mare verso l’Europa, perché non si possa più morire di speranza. Se l’Europa, il mondo intero non si occuperanno di questa tragedia – conclude Maria Grazia Proietti – resterà nella coscienza di tutta l’umanità la grave colpa di non avere salvato chi poteva e doveva essere salvato: famiglie che fuggono dalla guerra, come dimostrano gli ultimi arrivi registrati nei porti italiani, in gran parte eritrei e siriani che chiedono rifugio”.
ARCI TERNI Arci Terni in una nota scrive: “In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate. Stragi che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell’UE (compreso quello italiano) che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte. Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi come dimostra quest’ultima tragedia, in cui i morti potrebbero addirittura essere 900, avvenuta a poche ore da quella che ha portato a morire altre 400 persone. Chi scappa per salvare la propria vita e quella dei suoi cari non si ferma davanti al rischio di morire in mare. Non c’è più tempo da perdere. Si aprano subito vie d’accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte. Il governo italiano, in attesa che sia la Ue a farsene carico, riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio in tutta l’area del Mediterraneo. Chieda contemporaneamente all’UE di farsi carico di un programma di ricerca e salvataggio europeo. Si sospenda il regolamento Dublino e si consenta alle persone tratte in salvo di scegliere il Paese dove andare sostenendo economicamente con un fondo europeo ad hoc l’accoglienza in quei Paesi sulla base della distribuzione dei profughi. Questi morti non consentono a nessuno di perdere tempo e continuare a pronunciare parole vuote. Sono persone in carne e ossa. E invece sembrano fantasmi. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare al Presidio convocato per Martedì 21 aprile ,alle ore 17 davanti alla Prefettura di Terni”.