Terni, Consiglio su ambiente non sarà aperto, M5S: ”Mascio ha eseguito ordini del sindaco”
DE LUCA Scrive De Luca in una nota: “Con la nota n°6927 il Presidente del Consiglio Mascio comunica l’annullamento della comunicazione di Consiglio aperto. La motivazione addotta a tale annullamento è che dopo ‘accurato controllo documentale’ delle registrazioni delle sedute della conferenza dei presidenti nessuna richiesta era giunta alla presidenza di tale Consiglio aperto. Ecco perché abbiamo prontamente fatto richiesta di acceso agli atti per avere copia cartacea e file audio delle conferenze dei capigruppo del 2 e del 12 dicembre 2014. La conferenza dei capigruppo del 12 dicembre è stata caratterizzata da un aspro scontro fra il sottoscritto e il Presidente Mascio a causa della violazione dell’art.36 dello Statuto e dell’art.38 del Regolamento Comunale. In tale seduta ho più volte ribadito la richiesta di apertura del consiglio sull’ambiente agli interventi dei cittadini accolta uniformemente dalla conferenza nella nuova calendarizzazione stabilita. Enorme è stata la sorpresa nel sapere che non è possibile avere accesso a tale materiale in quanto il verbale e la registrazione di quella seduta non esiste. Nessun verbale, nessuna registrazione della seduta”.
Alla luce di questo, De Luca si chiede “quale ‘accurato’ controllo avrà effettuato il presidentissimo se non esiste nessun materiale? Purtroppo nessuno. Il presidente ha semplicemente eseguito gli ordini ricevuti dal sindaco Leopoldo Di Girolamo e dalla maggioranza ormai in preda al panico. Per questo motivo stamane abbiamo inviato immediata richiesta tramite posta certificata di annullare la comunicazione n°6927 e la conseguente immediata riapertura del Consiglio comunale di domani agli interventi dei cittadini, delle associazioni, dei comitati, degli esperti che vorranno costituzionalmente esercitare il loro diritto di cittadinanza”.
MELASECCHE Il consigliere Melasecche scrive: “Erano mesi che era stata fatta la richiesta di un Consiglio comunale straordinario aperto sul tema della tutela ambientale, argomento delicato perché interessa direttamente la salute di tutte le famiglie e le condizioni di sviluppo futuro del nostro territorio, uno sviluppo compatibile con risorse, tecnologie ed investimenti adeguati. Il presidente del consiglio aveva in buona fede precisato che si trattava di un consiglio aperto, come altri che si sono svolti su temi altrettanto importanti in cui avrebbero quindi potuto parlare anche associazioni di categoria e culturali, esperti, ecc. Chi dà le carte nel PD ha deciso che quella cosa ‘non s’ha da fare’ passando sopra una tradizione di democrazia e rispetto di regole scritte e non scritte. Una sfida alla città intera da parte di chi ritiene che anche gli organi della democrazia siano ‘cosa propria’. Forse il livello cui è giunta la politica a Terni è tale che chi ha deciso di forzare la mano a Mascio, che ha sbagliato pesantemente, rendendosi con quel balletto di comunicazioni persino ridicolo in quel ruolo, non ha valutato bene che i tempi sono cambiati, che quella sorta di cappa di piombo esistente fino a pochi anni fa (per ragioni che gli storici locali potranno in futuro analizzare) è saltata e che le regole ed il rispetto dei ruoli istituzionali, non è materia da trattare come l’acquisto di un etto di prosciutto al supermercato. Ordino, pago e metto nella borsa”.
Prosegue il consigliere di I love Terni: “Se Mascio ha ragioni personali e politiche per subire un diktat così vergognoso sono problemi suoi. Anzi sarebbe bene che faccia una conferenza stampa e, se ha una spina dorsale diritta, si dimetta se gli vengono imposte scelte che appaiono obiettivamente odiose e sconvenienti perché il Presidente del Consiglio è il Presidente di tutto il Consiglio e non una marionetta messa su quella poltrona per subire gli strattonamenti di un burattinaio qualsiasi. Nè crediamo abbia problemi economici tali la sua famiglia per dipendere da quella indennità che i ternani gli pagano per svolgere al meglio un ruolo super partes. Peraltro tace il Vice Presidente Brizi, di Forza Italia, eletto in quella carica dalla intera opposizione quando per primo dovrebbe protestare vivacemente per non farsi trattare come uno straccio per pavimenti, ma anche in questo caso, anche lui dovrebbe spiegare cosa ci sta a fare se si fa trattare come se contasse meno di zero. Io l’ho votato ma per fare altro”.
Per Melasecche “il sindaco in tutta questa vicenda è convinto, da par suo, che la tecnica migliore, piuttosto che un confronto aperto e leale con la città sul tema che lo ha visto sempre tradire il suo impegno di medico, favorendo il ruolo che preferisce, quello di mediatore al ribasso su tutto, sia quella di nascondersi spingendo da dietro le spalle Mascio verso una figura barbina. Di Girolamo pensa ancora che nulla sia cambiato a Terni e che possa con un misero 25% di ternani che l’hanno votato continuare a spadroneggiare, ma si sbaglia di grosso. È convinto che il consiglio di domani sia uno dei tanti incubi notturni da esorcizzare nella speranza che l’imbarazzo finisca quanto prima per tornare al tran tran di sempre in una città cloroformizzata. Non è così. Deve spiegare:
– come mai ha fatto riaccendere due inceneritori quando gli interessi dei ternani erano altri, creando peraltro problemi alla stessa industria siderurgica che a Terni ha ben altra funzione che quella di importare rifiuti di cartiera da tutta Italia per ingrassare solo pochissime persone;
– quali ragioni recondite esistono per aver penalizzato le casse comunali in modo così eclatante rinunciando almeno a far incassare al Comune l’aggio ambientale che tutti gli altri Comuni pretendono;
– perché oggi si riduce a bloccare le auto di chi non ha soldi per comprarsi un’auto nuova pur sapendo che ben altri provvedimenti avrebbe dovuto da anni prendere;
– perché sull’appalto stramilionario sulla gestione dei rifiuti si presenti a Terni sempre e solo chi, amico suo, deve vincere per forza.
– Non credo proprio che continuare a far finta di nulla sia la scelta più giusta, ma se è convinto che sia la strada migliore, continui così…..potrebbe ritrovarsi ad essere contestato dai suoi stessi ultimi elettori”.
Aggiornamento ore 17,40 SEL: Anche Sinistra Ecologia e Libertà, che pure fa parte della maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale, critica fortemente il dietrofront sul Consiglio comunale aperto. In una nota Sel di Terni scrive: “Non si fa in tempo ad apprezzare un atto di partecipazione e trasparenza, come era la decisione di un Consiglio Comunale aperto sui temi ambientali, che subito, e senza apparente motivo, quell’apertura e quell’attenzione verso la città viene meno. Misteriosamente.
SEL Terni non può che prendere atto di un’ennesima scelta non chiara e, addirittura, autolesionistica del Consiglio. Su temi tanto delicati, che meritano, come altri, ma forse più di altri, un confronto trasparente e aperto con i cittadini, rinchiudersi, peggio ancora dopo aver annunciato un’apertura, non può che contribuire ad aumentare il distacco e il risentimento verso la politica. Quella cittadina, quella che dovrebbe essere la più vicina. Davvero un atto grave, prima ancora che incomprensibile”.