Terni, controlli della finanza, sei professionisti evadono oltre 2 milioni di euro

Sei professionisti di Terni, cioè tre avvocati, un commercialista, un dentista ed un odontoiatra, dichiaravano un volume di affari di circa 40.000 euro annui, praticamente un reddito netto poco superiore ai mille euro al mese. Dichiarazioni poco credibili su cui sono scattati i controlli della guardia di finanza di Terni. E le fiamme gialle hanno accertato che il reale volume di affari dei sei professionisti era ben più rilevante, in alcuni casi pari a dieci volte le somme dichiarate.

Gli uomini delle fiamme gialle hanno fatto ricorso ad accertamenti bancari: molti dei versamenti e dei prelevamenti emersi dai conti correnti dei 6 professionisti non trovavano riscontro con le registrazioni contabili. Cospicue movimentazioni quotidiane, che nel complesso hanno evidenziato un’evasione fiscale costante nel tempo. Movimentazioni difficili da giustificare, a meno di voler ammettere che si trattasse di compensi provenienti dalle proprie attività professionali.

Fra i 6 casi, più marcata è l’evasione posta in essere dal commercialista, di gran lunga più elevata di quanto dichiarato al fisco. Il consulente ha infatti “dimenticato” di dichiarare introiti finanziari per oltre un milione di euro nell’arco di 4 anni, secondo quanto emerso dal raffronto con la scarna documentazione contabile esibita. A fronte dei 170.000 euro dichiarati, infatti, i militari constatavano un reale volume d’affari di oltre un milione e mezzo di euro, con un reddito pari a circa 12.000 euro al mese.

Con l’operazione nei confronti dei 6 professionisti, complessivamente è stata recuperata a tassazione una base imponibile di oltre 2 milioni di euro ed un’IVA dovuta pari a circa 130.000 euro. Gli uffici finanziari provvederanno ora al recupero delle tasse non pagate nonché ad applicare le sanzioni pecuniarie, piuttosto consistenti, previste dalla normativa.

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