Terni, convengno Il Giacinto-Alde, Mangialardi: ”Pronti alla guerra per salvare Ast”
Franco Mangialardi ha sostenuto: “Credo di interpretare le esigenze più profonde dei lavoratori ternani e dell’Ast e di tutte le famiglie che vivono con particolare ansia le decisioni che riguardano le attività industriali del Ternano. Credo di interpretare inoltre le volontà del Giacinto e di Terni 2020 nell’affermare il nostro impegno, ed il mio personale, per promuovere una nuova concezione di sviluppo economico per la difesa dei posti di lavoro a Terni. Oggi assumiamo questo dovere di fronte ai ternani. Non barattiamo queste convinzioni per posizioni di potere. La lista il Giacinto è accompagnata da una formidabile inflessione, ‘Profumo di Popolo’: essa ci impegna a vivere col popolo ternano per garantire gli interessi fondamentali. In questa prospettiva chiediamo il supporto dei cittadini perché Terni possa trovare un nuovo sviluppo”.
“Sull’Ast – ha proseguito Mangialardi – serve una vera e propria ‘guerra’. Difenderemo il polo siderurgico chiedendo al popolo ternano di seguirci, perché solo seguendo la difesa dell’Ast la città potrà restare viva. Oltre all’impegno per i posti di lavoro noi del Giacinto e di Terni 2020 ci impegniamo a difendere e valorizzare l’ambiente. Opereremo per modificare e annullare tutti i permessi e tutti gli accordi che in qualche modo non prefigurano una garanzia assoluta per la salvaguardia della salute. La nostra è una battaglia di civiltà in nome del bene comune a Terni e per Terni”.
Secondo il sindaco Di Girolamo “E’ importante che una lista si misuri sul programma andando oltre le semplici voci che creano solo confusione nei cittadini. La siderurgia è un asset importante per il nostro Paese, che però si rischia di perdere, se si guarda anche alle altre realtà, come Taranto e Piombino. Per questo serve anche un forte impegno del governo nazionale: la Francia ha già messo in atto delle leggi che regolano il rapporto con le multinazionali. La Public company? E’ un’idea che può essere presa in considerazione”.
Per Marcello Bigerna, moderatore dell’incontro, “quello dell’Ast è un problema che deve essere affrontato di petto e che condiziona la vita di migliaia di famiglie ternane. Su questo noi dell’Alde siamo da sempre in prima fila e continueremo ad esserlo”.
L’europarlamentare Niccolò Rinaldi ha affermato: “Il rapporto tra Terni e l’Europa è da sempre condizionato dalla questione Ast. Al momento sono tre i principali problemi: il mercato internazionale in crisi, l’incapacità dell’Italia di fare sistema, la politica contraddittoria dell’Europa su Terni. Come ripartire? Terni deve chiedere di più all’Europa, anche sui finanziamenti. Poi bisogna puntare sulla qualità dell’acciaio, pensando ad un marchio di qualità, e si deve rafforzare il già forte legame tra la città e il polo siderurgico. Proprio per rafforzare questo legame la Public company è una possibilità che può essere presa in considerazione”.