Terni, Crescimbeni critico su inaugurazione Corso del Popolo e festa di primavera
CORSO DEL POPOLO – Scrive Crescimbeni: “Mercoledì taglio del nastro ‘storico’? Certo, storico: il contratto di concessione di Corso del Popolo è del 7 luglio 2005 . ‘L’opera è cresciuta come un figlio’ dice il sindaco: un figlio lasciato a tutt’oggi senza acqua e riscaldamento! Vogliamo ricordare che ad oggi non c’è la centrale di cogenerazione che avrebbe dovuto alimentare il complesso e il tribunale e che era prevista nel progetto originale”.
“Una prima marcia indietro – prosegue Crescimbeni – il Comune l’ha annunciata nella delibera del settembre 2010 mettendo il tribunale fuori dal progetto di cogenerazione. Poi il Comune si trasferisce a Corso del popolo nell’estate del 2012 e anche in questo caso niente cogenerazione: le strutture comunali sono alimentate da due anni con un generatore provvisorio (ma quanto ci costa?). Ulteriore marcia indietro il 5 marzo 2014 (delibera 71): la centrale di cogenerazione unica non si fa più e ciascuno si farà la propria. Un genitore (il Comune ed il nostro sindaco) da cui il ‘figlio’ non dovrebbe prendere esempio!”.
FESTA DI PRIMAVERA – Per quanto riguarda la festa di primavera, denominata Terni Move, scrive Crescimbeni: “L’assessore Daniela Tedeschi è tornata a parlare della Festa di Primavera organizzazione degli eventi e spese previste per alcuni interventi. Ecco allora degli spunti interessanti su cui vogliamo soffermarci. Siamo certi, innanzitutto, che da questa festa il commercio non trarrà benefici particolari e restiamo dell’opinione che si tratti solo di un evento con fini elettorali. Una festa organizzata con soldi europei e non del Comune? Benissimo, ma sono sempre soldi e valgono allo stesso modo: per questo vanno spesi bene”.
Prosegue il candidato sindaco del centrodestra: “Sulle tempistiche la Tedeschi dice che il Puc2 sarebbe scaduto? Bene, ma si dimentica di dire quando. Non sarebbe stato più opportuno organizzare questo evento dopo le elezioni e non in pieno clima elettorale? Il logo della ‘nuvola’ ci costa 3mila e 500 euro (e non le 5mila previste nella delibera): solo dopo il nostro intervento è sceso di 1.500 euro. Ed è sempre un costo elevato per realizzare una nuvola. Tra sito del Comune e app si spenderanno quasi 30 mila euro: ci sembra una cifra eccessiva per un intervento del genere. Guarda caso ad aggiudicarsi l’organizzazione è stata la Eventi srl il cui nome già compare tra gli organizzatori della festa del Pd, la Notte Bianca e gli eventi natalizi”.