Terni, sul Malerba non si risparmia: dal Comune altri 78 mila euro per il campo da calcio

Quando si tratta di cose importanti come un campo da calcio su cui l’Olympia Thyrus disputa le partite casalinghe, il Comune di Terni proprio non se la sente di risparmiare. La spending review si fa sull’ente di ricerca Isrim, sulla manutenzione delle strade, del verde pubblico e del cimitero ma non sul Malerba (nemmeno se si presenta l’occasione).

Già due anni fa, quando il Comune di Terni aveva approvato la prima parte dei lavori di riqualificazione del campo da calcio Malerba, non erano mancate le polemiche, soprattutto per il rilevante importo da sborsare in un momento di sofferenza finanziaria: ben 450 mila euro, di cui 425 mila a carico delle casse comunali. Si parlò di “campo di ebano” per sottolinearne l’onerosità. La questione sembrava anche finita all’attenzione dell’Ispettorato per la Funzione pubblica. Un anno fa quei lavori sono stati affidati ad un’azienda che ha offerto un ribasso del 26% sulla principale voce di spesa. Una buona notizia: un risparmio di circa 78 mila euro pubblici. Risparmio che invece non ci sarà. Eh già, perché la Giunta Di Girolamo, raccogliendo una richiesta del presidente della Olympia Thyrus, Sandro Corsi, ha deciso di destinare quei soldi risparmiati grazie al ribasso, per ulteriori lavori dello stesso campo Malerba.

L’ORIGINE Come e quando nasce questo ingente investimento del Comune di Terni? Ecco le principali tappe della recente storia del campo da calcio più fortunato di Terni. Nel 2007 il Malerba, che si trova in via Papa Benedetto III ed è di proprietà comunale, è stato affidato in convenzione all’Olympia Thyrus. Due anni dopo il presidente della società di calcio ha fatto redigere a proprie spese un progetto preliminare per la riqualificazione che avrebbe richiesto per il Comune la cifra monstre di 800 mila euro. E uno degli ultimissimi provvedimenti dell’amministrazione Raffaelli fu proprio quello di approvare con delibera questo progetto, individuando le risorse per il primo stralcio dei lavori nei fondi inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche.

IL PROGETTO Cosa prevedeva questo progetto preliminare? Divideva i lavori di riqualificazione in due stralci: il primo da 500 mila euro per “la realizzazione di due campi di calcio in erba sintetica di cui uno a 7 e uno a 11 completi di illuminazione e recinzione” e la realizzazione “di una tribuna per il pubblico del campo di calcio con 80/100 posti”. Il secondo stralcio, da 300 mila euro, per la ristrutturazione degli spogliatoi (o in alternativa la realizzazione di una nuova struttura “nell’area di cerniera tra i campi di calcio e il ciclodromo Perona”). E’ poi subentrata la prima Giunta Di Girolamo che, a novembre 2011, si è vista recapitare da Corsi il progetto definitivo: non più 800 mila euro, bastavano 631 mila euro. Il progetto è stato approvato ma l’amministrazione comunale ha deciso che al momento avrebbe proceduto solo ad un primo stralcio. Ecco allora il nuovo progetto definitivo di questa prima parte dei lavori: “per la realizzazione del solo campo a 11 e del relativo impianto d’illuminazione”, una cifra complessiva di 450 mila euro di cui 425 mila a carico del Comune e 25 mila a carico dell’Olympia Thyrus.

ILLUMINAZIONE E veniamo alle ultime tappe: a giugno 2013 i lavori di questo primo stralcio se li è aggiudicati un’azienda di Bologna che ha presentato un’offerta con ribasso del 25,999% sull’importo dei lavori a base d’asta. Un risparmio di 78 mila euro per l’amministrazione comunale. E allora cosa ha fatto il presidente dell’Olympia Thyrus? A maggio 2014 ha scritto una nota al Comune di Terni chiedendo di utilizzare le risorse “resesi disponibili a seguito del ribasso d’asta per l’esecuzione dei lavori complementari di installazione delle torri faro per illuminazione notturna del campo di calcio e la sistemazione delle aree limitrofe al terreno di gioco”. Ma come? L’illuminazione non era già prevista nel primo stralcio dei lavori aggiudicato dalla ditta bolognese? Per la Giunta comunale “le opere complementari di cui sopra sono effettivamente necessarie per il corretto utilizzo notturno e/o in condizioni di scarsa illuminazione dell’impianto e per una opportuna sistemazione delle aree limitrofe”. Quindi pare di capire che con l’ok al primo stralcio dei lavori, il Comune fosse pronto a spendere 425 mila euro per realizzare un campo da calcio con relativa illuminazione su cui però al calar del sole non si sarebbe potuto giocare “correttamente”. Per fortuna, impiegando le risorse risparmiate grazie al ribasso d’asta, si potrà scongiurare il problema. E infatti il mese scorso la Giunta ha dato l’ok al progetto aggiuntivo proposto da Corsi. Progetto che prevede lavori che ammontano a 102 mila euro che, per effetto del ribasso d’asta, diventano 83 mila di cui 78 mila a carico del Comune (giusto la cifra che il Comune aveva risparmiato grazie al ribasso d’asta e che invece finiranno comunque alla ditta bolognese). E allora il Malerba s’illumina d’immenso, ma per le casse comunali è subito sera.

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