Terni, decisione riequilibrio rinviata a gennaio, 5 stelle e Lega: “Sindaco vuole solo salvare la poltrona”
“Le sezioni riunite della Corte dei Conti hanno rinviato il procedimento relativo al piano di riequilibrio del Comune di Terni all’udienza del 24 gennaio 2018 per impedimento del difensore dell’Ente dovuto a giustificati motivi di salute. La Giunta attiverà il doveroso confronto con il Consiglio Comunale per ogni aspetto e per ogni tematica del Piano di riequilibrio e del quadro finanziario complessivo del Comune, nel rispetto scrupoloso di tutte le competenze e prerogative del Consiglio stesso”.
Lo ha reso noto questa mattina l’amministrazione comunale dopo che nella giornata di ieri era arrivata la notizia del rinvio ma non erano state diffuse ne le motivazioni ne tantomeno la data della nuova udienza.
Una decisione che comunque ha già fatto molto discutere, sollevando molteplici polemiche da parte dell’opposizione, come quelle espresse da Thomas De Luca del Movimento 5 stelle:
“Il rinvio accolto dalla Corte dei Conti delinea perfettamente la strategia che Di Girolamo e Piacenti D’Ubaldi intendono porre in essere – ha dichiarato De Luca – Una strategia dello
“Un amore viscerale – continua poi il 5 stelle – quello per la poltrona e una paura morbosa di andare alle elezioni consapevoli che Terni non li vuole più nemmeno all’opposizione. Forse ci vedremo costretti a fare una colletta per convincerli a lasciare gli stipendi d’assessore e i gettoni di presenza. Ovvio non per pagare i danni che hanno fatto, quelli dovranno pagarli fino all’ultimo centesimo.”
Parole dure che arrivano prima di un vero e proprio appello alla popolazione ternana: “Irresponsabili ma con una invidiabile faccia tosta per questo invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il loro futuro ad essere presenti venerdì in consiglio comunale e manifestare tutto il loro dissenso verso questa lenta agonia della città.”
Ma il movimento 5 stelle non è il solo a criticare quanto accaduto nelle ultime 24 ore, infatti, a fare eco alle parole di De Luca, sono arrivate anche quelle di Emanuele Fiorini e Federico Cini della Lega Nord:
“E poco importa che si prosegua nel vivere alla giornata, senza una progettualità, senza un’idea di sviluppo, senza mettere mano alla miriade di problemi e criticità che asfissiano Terni. Una città soffocata dai debiti almeno quanto dall’inquinamento, una città insicura, ove immigrazione clandestina e criminalità la fanno da padrone, una città abbandonata nel limbo di una lenta agonia, priva di fermenti culturali, costellata di cantieri mai finiti, minata sin nei suoi simboli e nella sua stessa storia, ridotta economicamente allo stremo. No, non sono questi i problemi che assillano Di Girolamo e i suoi, altrimenti si sarebbero fatti da parte dopo aver dato ampia prova della loro incapacità.”