Terni, Di Girolamo replica a Trenta: ”Stabilità e conti in regola, ridotti costi per 6 milioni”
“Il livello – prosegue Di Girolamo – può e deve essere ulteriormente ridotto (lo dicono i dati della stessa CNA) ma non si può ignorare come a Terni, a differenza di tutti gli altri comuni dell’Umbria, il costo sostenuto per l’acquisto di prestazioni esterne sia diminuito del 3,5% su base annua. Su questo punto, la graduatoria regionale stilata dal centro studi Sintesi di Mestre ci vede al penultimo posto, con una spesa di 352 euro per abitante (Perugia è al primo con 729). In pratica, a parità di costi per il personale, il nostro Comune garantisce i servizi con la metà della spesa per quanti riguarda i servizi affidati all’esterno”.
“Infine – aggiunge il sindaco – sull’aumento dei tributi locali ci si dimentica con troppa facilità dell’Imu, strumento messo in mano ai Comuni per compensare (peraltro solo in minima parte) i pesanti tagli ai trasferimenti. La nostra politica di contenimento della spesa tributaria proseguirà anche con la Tasi che verrà modulata con l’obiettivo di tutelare l’abitazione principale e i redditi più bassi. Tanto che 15 mila ternani non la pagheranno mentre tutti gli altri, grazie alle basse aliquote e alle detrazioni, pagheranno importi contenuti, nettamente al di sotto degli importi corrisposti per l’Imu”.