Terni, doppio esposto alla Corte dei conti per il bilancio 2013: presentato da Crescimbeni e Cecconi

I consiglieri comunali di centrodestra Paolo Crescimbeni e Marco Celestino Cecconi lo avevano annunciato diverse settimane fa. Nei giorni scorsi, alle parole sono seguiti i fatti: hanno presentato un doppio esposto alla Corte dei conti contro il bilancio 2013 del Comune di Terni. Doppio perché i due consiglieri comunali si sono rivolti sia alla sezione/Controllo della Corte sia alla Procura della stessa magistratura contabile.

Crescimbeni e Cecconi si sono avvalsi del patrocinio legale dell’avvocato Giuseppe Caforio ed hanno depositati i ricorsi ad inizio settembre. Gli esposti prendono le mosse dalle “gravi censure che erano state mosse da parte degli stessi Revisori dei conti” e sono volti ad accertare (si legge nei due documenti) “eventuali responsabilità contabili e di ogni altra natura” a carico di quanti (dai tecnici alla giunta, passando per la maggioranza che in aula ha approvato l’atto alla fine dello scorso mese di luglio) hanno dato il via libera ad un conto consuntivo che, proprio come evidenziato dai Revisori, presentava molte carenze.

“Carenze che è difficile immaginare siano state tutte colmate in poche settimane – osservano adesso Cecconi e Crescimbeni – in vista dell’approvazione del bilancio di previsione-2014”, che in teoria dovrebbe avvenire entro il termine massimo del prossimo 30 settembre. “Peccato che a tutt’oggi – commenta il capogruppo di FdI-AN Marco Cecconi, che sul punto ha anche presentato un’interrogazione urgente – manca all’appello un documento fondamentale e cioè proprio la nuova relazione dei Revisori: documento essenziale affinché giunta e consiglio possano formarsi un’opinione”.

Al momento quelli di Crescimbeni e Cecconi sarebbero gli unici esposti alla Corte dei conti effettivamente presentati nonostante altri consiglieri, tra cui Melasecche, avessero annunciato analoga iniziativa. Gli esponenti di Forza Italia avevano invece fortemente criticato il bilancio 2013 evitando però di prendere parte all’iniziativa di Crescimbeni e Cecconi; alcuni esponenti del partito berlusconiano avevano anche apertamente criticato gli esposti alla magistratura contabile sostenendo che “la politica non si fa con le denunce”.

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