Terni, elezioni 2014, Crescimbeni fa appello all’unità, Todini: ”Basta mistificazioni”
“Il richiamo a non disperdere il voto non ha fondamento” sostiene Todini che procede ad una analisi della situazione: ““Esaminiamo il voto potenziale: un 50% è rappresentato dalla sinistra; l’altra metà dal Movimento 5 Stelle, dal Cammello, dal centro destra e dalle altre liste. E’ sufficiente fare due conti per capire che il candidato del centro destra, anche se arrivasse al ballottaggio, non avrebbe possibilità di vittoria poiché comunque gli mancherebbero i voti del M5S. Basterebbe, d’altra parte, domandare ad un grillino se sia o meno disposto a votare Crescimbeni”.
Secondo Franco Todini “Di Girolamo e Crescimbeni rappresentano, sul mercato della politica, vecchie macchine usate. Il primo un’auto da rottamare, per parafrasare il segretario del Pd quando attaccava l’oligarchia del suo partito. La sinistra ternana è però legata sentimentalmente alla Fiat 850 di ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’. Il centro destra, dal canto suo, ha riesumato la vecchia Balilla, un pezzo da conservare ed esporre in un Palazzo Spada trasformato in museo, come da progetto presentato dallo stesso Crescimbeni appena sceso in campo. Quanto a me sono anni che seguo tutte le corse, tutte le scuderie e conosco tutti i piloti”. “La macchina di Franco Todini – assicura la lista civica Il Cammello – è nuova, moderna e consuma pochissimo. E’ progettata per vincere ed è l’unica che può farlo”.
A queste affermazioni di Todini replica così Crescimbeni: “Divertente metafora automobilistica, peccato che non ritrae la realtà dei fatti e nemmeno delle intenzioni di voto. Todini è rimasto indietro: forse avrà la macchina più moderna della mia, ma dubito persino che abbia la patente di guida. Rinnovo a Franco, Dario (Guardalben ndr), Francesco (Bartoli ndr) ed altri, l’appello all’unità per vincere anche al primo turno”.