Terni, elezioni 2014: le ultime dichiarazioni e proposte dei candidati
TRENTA M5S Ieri il Movimento 5 Stelle ha presentato il proprio programma elettorale e, tra le varie dichiarazioni, la candidata a sindaco Angelica Trenta ha attaccato il centrodestra: “Il voto al centrodestra è completamente inutile, non ha possibilità di vincere. Votare centrodestra significa votare Di Girolamo”.
CRESCIMBENI Crescimbeni oggi ha replicato a Trenta: “Ho letto attentamente il programma 5 Stelle e posso dire, con tutta franchezza, che il documento ha avuto il mio apprezzamento per quella parte, non secondaria, in cui sembra ispirato dal mio stesso programma. Il dissenso è sul resto, e non tanto per gli obiettivi, a volte condivisibili, quanto per la poca chiarezza e lo scarso realismo dei mezzi indicati per perseguirli”.
“Dissenso totale, invece – aggiunge Crescimbeni – su quale sia il voto inutile; di certo è quello di tutte le miniliste con previsioni di voto simili a prefissi telefonici (inferiori al 2 per cento!). Ma è sembrata a tutti una “sparata” affermare l’inutilità del voto dato alla mia persona. Cara Angelica aspetta lo spoglio delle schede e avrai di che ricrederti”.
DI GIROLAMO Il sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo oggi ha trovato una nuova classifica da sfoggiare: quella del Censis che vede la provincia di Terni al decimo posto per vigore economico. “Il nostro territorio – afferma Di Girolamo – ottiene un indice pari a 113: significa che negli ultimi cinque anni il vigore dell’economia ternana è stato superiore del 13% rispetto alla media italiana. Un ottimo risultato che ci pone ai vertici nazionali per dinamicità e prospettive di ripresa, ben più avanti di gran parte delle province del centro-nord, fra cui Perugia. I dati del Censis confermano quello che diciamo da tempo: al netto del disfattismo, Terni sta reagendo alla crisi con un tessuto imprenditoriale vitale e istituzioni pronte a mettere in campo le azioni necessarie in questa fase”.
Leopoldo Di Girolamo commenta anche gli spunti programmatici contenuti nella lettera inviata dal presidente della sezione di Terni di Confindustria Umbria, Stefano Neri: “Molte delle proposte le abbiamo apprezzate e condivise nel corso del recente workshop ‘L’industria di Terni ovunque’ organizzato dalla sezione di Terni di Confindustria. Quella sulla ‘Job Creation’, ad esempio, ha trovato spazio nel nostro programma amministrativo che punta a creare un vero e proprio polo per l’alta formazione post-universitaria. Sul tema delle cosiddette ‘Sgr’ (società di gestione del risparmio), utili ad intercettare nuovi strumenti di finanziamento, il principale problema è rappresentato dal fatto che i Comuni – in base alle norme attualmente in vigore – non possono costituire nuove società né entrare in partecipazione con soggetti che hanno questa tipologia di funzione. Per superare l’impasse servono cambiamenti normativi alla luce dei quali si potrà certamente valutare anche tale possibilità”.
CRESCIMBENI Nel pomeriggio il candidato sindaco del centrodestra, Paolo Crescimbeni, è intervenuto sulle case popolari: “Ancora una volta si sta verificando una grave anomalia, meglio dirò una distonia tra Terni e Perugia in tema di riscatto di case popolari. L’ATER, che già in passato ha consentito nella provincia di Perugia il riscatto della casa da parte degli inquilini, non fa altrettanto nella provincia di Terni dove sembra che saranno venduti solo i pochi alloggi liberi. Famiglie che pagano da 30-40 anni il canone di locazione non vengono ammesse al riscatto pur essendo questa una giusta aspirazione di tanti concittadini. Procedendo alla vendita, facendo cassa, si realizzerebbe la possibilità di procedere alla edificazione di nuovi alloggi. Ma tutto questo appartiene ad una cultura illuminata, poco di moda da queste parti dove tutto deve essere tenuto sotto controllo”.
IL GIACINTO ALDE La lista Il Giacinto – Alde che alle elezioni sostiene la candidatura a sindaco di Di Girolamo avanza una proposta economica: “Le piccole e medie imprese del territorio non soffrono per mancanza di commesse, ma per la difficoltà a ottenere credito da parte del sistema bancario. Questo problema non può rimanere senza risposta ancora per molto tempo, pena il licenziamento dei dipendenti e relativa chiusura delle imprese. Il Giacinto-Alde Terni 2020 sosterrà con forza la proposta di emettere minibond da parte delle piccole e medie imprese per finanziarsi fuori dal tradizionale sistema creditizio. Le obbligazioni emesse dalle imprese non quotate in borsa, potranno ridare ossigeno all’economia e soprattutto offrire alle stesse un’alternativa alla stretta creditizia. Istituiti da più di due anni, con due decreti tesi a snellire le pratiche, i risultati fino ad oggi sono stati inconsistenti”.
“Per sbloccare la situazione – prosegue Il Giacinto Alde – dovrebbe intervenire la Cassa Depositi e Prestiti, in partnership con il Fondo Italiano di investimento, per investire sui fondi specializzati in minibond. Questo consentirà alle piccole e medie imprese di emettere obbligazioni per finanziarsi. Solo l’intervento dello Stato cosi come è già accaduto in Francia e in Inghilterra, sostiene il Giacinto-Alde Terni 2020, potrà sbloccare la situazione e attrarre così nuovi investitori”.