Terni, elezioni 2014: M5S lancia campagna, Pd conferma Di Girolamo, Ncd con Todini, FI nel caos
Movimento 5 Stelle Ieri il M5S ternano ha presentato la sua nuova sede di via del Tribunale, ha annunciato la campagna “Adrenalina tour” (una serie di incontri con i cittadini) e ha presentato i cinque gruppi che stanno lavorando al programma: democrazia, cultura, comunità, ambiente, economia. Tra le tante idee in campo che potrebbero entrare nel programma (che è aperto al contributo dei cittadini), i responsabili dei gruppi e dal candidato sindaco Angelica Trenta, hanno indicato alcuni punti imprescindibili: applicazione della strategia rifiuti zero, una macchina amministrativa più efficiente, un patto etico con le imprese per facilitare la creazione di posti di lavoro.
Partito Democratico L’assemblea comunale del Pd ha escluso il ricorso alle primarie interne: il candidato sindaco è Leopoldo Di Girolamo. Niente da fare per Giorgio Finocchio, Daniela Mercorelli, Rita Castellani, Stefano Bolletta e gli altri che da mesi chiedevano a gran voce le primarie e a tal scopo avevano costituito anche un apposito comitato dal nome “Scegliamo insieme il sindaco”. Ieri nella pagina Facebook del comitato è stata espressa tutta la delusione e la rassegnazione per questa scelta: “Perché la politica cambi devono cambiare le persone. Noi ci abbiamo provato”.
Nuovo Centro Destra Ieri con una conferenza stampa il Nuovo Centro Destra ha ufficializzato di sostenere come candidato sindaco Franco Todini. Il consigliere comunale NCD Federico Salvati ha spiegato di “condividere i programmi e gli indirizzi di Todini. E’ il momento di cambiare la città che in 15 anni Raffaelli ha ridotto in macerie e Di Girolamo ha seppellito le macerie”. Ammirazione per Todini è poi stata espressa da tutti i dirigenti locali di NCD. Infine lo stesso Todini nel prendere la parola ha ricordato quali siano le sue priorità: meritocrazia, giovani, inquinamento.
Scelta Civica Scelta Civica a Terni è un partito che contiene due anime inconciliabili tra loro: una di centrosinistra e una di centrodestra. Il gruppo territoriale di Terni guidato da Massimo D’Antonio ha deciso di dar vita ad una coalizione laica riformista di centrosinistra: linea che non trova minimamente d’accordo il coordinatore provinciale Chiara Grisci e il vice segretario regionale Michele Ricciardi. Ieri il divario tra le due anime ha assunto dimensioni probabilmente incolmabili che lasciano ipotizzare un’imminente scissione.
Forza Italia La tragicommedia di Forza Italia sembra non avere fine. Nel corso delle ultime settimane gli esponenti ternani del partito berlusconiano hanno affermato tutto e il contrario di tutto. Confusione frutto di un grande fermento, di un lavoro frenetico per la ricerca del candidato sindaco e per la formazione di una coalizione (entrambi mancanti a soli 3 mesi dalle urne)? Forse, ma oggi la sensazione più forte è che i dirigenti stiano solo aspettando che arrivi una decisione da Roma. Nell’attesa che questo avvenga stanno però inanellando una gaffe dietro l’altra. Particolarmente controproducenti sembrano essere state due mosse del coordinatore provinciale Enrico Masciarri e del coordinatore comunale Umberto Torchio.
Masciarri a fine febbraio, parlando della scelta del candidato sindaco di Forza Italia da contrapporre all’attuale primo cittadino ha detto di Di Girolamo: “Sindaco che comunque saluto perché è una bella istituzione, io lo stimo molto. Io sono un democristiano che allarga sempre quindi dove c’è possibilità facciamo anche delle alleanze, su questo non ho problemi. Sicuramente con Di Girolamo non riusciremo a farle perché lui è vincolato molto a sinistra però nella vita mai dire mai”. Non sembra un grande inizio di campagna elettorale per un partito che dovrebbe proporsi come alternativa all’attuale Amministrazione.
Umberto Torchio non sembra aver fatto molto meglio. Nominato coordinatore comunale a metà febbraio, il 27 era già dal sindaco Di Girolamo per un “incontro di presentazione” e, stando alle parole dello stesso Torchio riportate dal Corriere Dell’Umbria, semplicemente per parlare di poltrone: “Al sindaco ho chiesto che non si effettuino nomine di consiglieri di amministrazioni o dirigenziali in tutte le partecipate del Comune e, allo stesso tempo, non vengano stipulate o rinnovate convenzioni fino alla data delle elezioni”.