Terni, eventi Valentiniani, Fabrini replica: ”Su tensostruttura polemiche strumentali”
Fabrini prosegue: “Nel merito della lettera datata 30/11/2013 e protocollata il 31/10/2013 e che personalmente ho visionato solo ieri, non è mai stato allegato nulla (dati tecnici piantine e quant’altro) che potesse indirizzare gli uffici interessati a dare un parere favorevole o meno alla richiesta. Del resto una struttura come quella ipotizzata richiede delle infrastrutture (predisposizione del terreno, parcheggi,vie di accesso, illuminazione ecc.) che andrebbero a gravare sulle casse comunali, quindi sulle tasche di tutti. Comunque il mittente della richiesta riceverà in tempi brevi risposte da parte degli uffici interessati”.
Facendo riferimento al giudizio di Bartoli, che aveva parlato di flop, Fabrini dichiara: “La valutazione degli Eventi Valentiniani che si farà al termine degli stessi e non in modo preventivo, pregiudiziale e strumentale. L’Assessorato ha quest’anno interessato ben dieci organizzatori di eventi ed iniziative della città, (non ho mai avuto organizzatori amici), che si sono riuniti attorno un tavolo di lavoro e, tra mille difficoltà, sono riusciti a presentare un cartellone adeguato all’importanza dell’Evento rischiando in prima persona e meritando per questo maggiore rispetto da parte di tutti”.
“Allo stesso modo – prosegue l’assessore – sono state interessate tutte le più rappresentative associazioni di categoria della città per la buona riuscita dell’evento, coordinate fattivamente dalla Camera di Commercio. Si invita chi lancia accuse a fare nomi e cognomi di fantomatici amici prima di sparare nel mucchio come è solito fare. Proprio per la mancanza in città di uno spazio idoneo a contenere eventi abbiamo ritenuto opportuno utilizzare i teatri dell’Usi, facilmente raggiungibili e con parcheggi adeguati, che sono di proprietà del Comune e che potrebbero anche in futuro rappresentare uno spazio idoneo per ospitare eventi importanti”.
Controreplica. Alla replica di Fabrini è seguita la controreplica di Francesco Bartoli: “Rispondo in modo più preciso alle affermazioni dell’assessore. Il fatto che il suo Assessorato sia rimasto all’oscuro della domanda presentata in Comune il 30 di ottobre 2013 dimostra ancora una volta che i tre assessorati (Cultura, Commercio e Turismo) anziché essere sempre a stretto contatto per ogni evento di qualsiasi natura che viene organizzato in città, viaggiano distinti a compartimenti stagni generando sovrapposizioni inutili e dannose (come il caso della mostra a palazzo Primavera dello scorso anno) o carenze e mancanze assurde come nel caso di specie”.
“Invece a Terni – aggiunge Bartoli – gli organizzatori amici posso avviare attività senza neanche presentare una regolare domanda di occupazione di suolo pubblico (vedi pista di ghiaccio in piazza degli eventi natalizi, a proposito Natale è finito quando la smontiamo?), questa è Terni ed io non ho bisogno di sparare nel mucchio casomai mi sembra di sparare sulla crocerossa visto lo stato in cui versa la nostra Città!”.
“Ricordo – aggiunge nel comunicato l’esponente di Confimpresa – che il tutto non sarebbe costato nulla al Comune, le affermazioni di Fabrini riguardo ai costi che l’amministrazione avrebbe dovuto sopportare sono assolutamente infondate, ma capiamo che l’amministrazione comunale è abituata a collaborare con il circuito degli organizzatori amici che normalmente usufruiscono di queste spese a carico del Comune. Il fatto che gli eventi Valentiniani siano da considerare già un flop è dovuto al fatto che a pochi giorni dal loro inizio (3 Febbraio) non c’è uno straccio di programma non sono definite le location ne tanto meno è stata fatta alcuna promozione. Se questo non è un flop come lo vogliamo chiamare? E per fortuna che abbiamo un intero assessorato che durante tutto l’anno deve fare solo questo! Aspettiamo con ansia l’inizio degli eventi Valentiniani 2014, sperando vivamente di essere smentiti da orde di turisti provenienti da tutto il mondo che prenderanno d’assalto la città di Terni. In caso contrario sarà l’ennesimo flop”.