Terni, Festa del Pd, Bartoli: ”Presentato esposto in Procura. Cavi non a norma, forno è un rifiuto” foto
Bartoli si rivolge al sindaco Di Girolamo, all’assessore comunale Tedeschi, all’assessore regionale Paparelli e al segretario comunale del Pd Delli Guanti e, riprendendo uno slogan di Beppe Grillo, scrive: “Arrendetevi, siete circondati. Siete rimasti soli contro il resto della città, arroccati a difendere l’indifendibile mostrando anche un atteggiamento arrogante ed antidemocratico”.
L’esponente di Confimpresa ripercorre alcune tappe della battaglia condotta l’anno scorso proprio contro l’utilizzo del parco per la Festa Democratica, ricorda il servizio di Striscia la Notizia sul degrado lasciato a distanza di tre mesi dal termine ma afferma di aver “sbagliato a pensare che il Partito Democratico di fronte a tanto clamore e all’evidenza dei fatti desistesse nel ripetersi ed invece la vostra arroganza ha superato ogni limite di immaginazione”.
Bartoli afferma di aver presentato lo scorso gennaio una regolare richiesta di occupazione di suolo pubblico degli spazi della Passeggiata “al fine di porre in essere una manifestazione organizzata dal gruppo ristoratori e locali pubblici aderente alla nostra confederazione in collaborazione con molte aziende del comparto agroalimentare ed enogastronomico della nostra provincia e della nostra regione tesa a valorizzare le produzioni tipiche regionali e la cucina tipica umbra. A questa richiesta non è stata data alcuna risposta mentre oggi ci ritroviamo la Passeggiata occupata dal Partito Democratico di Terni. Le chiedo signor Sindaco di ritirare le autorizzazioni concesse al Partito Democratico per lo svolgimento della Festa Democratica perché se la Procura della Repubblica confermerà come validi i documenti allegati al nostro esposto queste autorizzazioni sarebbero inficiate ab origine da una concreta ipotesi di abuso d’ufficio”.
Prosegue poi denunciando la non conformità delle attrezzature e delle installazioni: “La cosa che mi ha fatto inorridire di più quest’anno, è che il signor Delli Guanti ha pensato bene di riproporre alla cittadinanza lo spettacolo inverecondo del forno della Pizzeria Democratica reso famoso dai filmati di Capitan Ventosa! Ieri me lo sono ritrovato davanti ancora più malridotto dell’anno scorso insieme alla famosa friggitrice che fa bella mostra di se in mezzo al parco unitamente alle incrostazioni di grasso olio e residui di frittura dello scorso anno! Ma veramente signor Delli Guanti pensa di dare da mangiare ai cittadini che ignari verranno alla festa con queste attrezzature? Ma si rende conto di porre in essere un’attività di ristorazione abusiva? Oppure è in possesso dei certificati di conformità di tali attrezzature? Pensa veramente che collocare un forno a legna a ridosso del monumento ai caduti, passandoci attraverso con cavi elettrici volanti e sfumacchiandolo per 15 giorni sia un modo di onorare i defunti morti per difendere la nostra Patria? Li onora così sfumacchiandoli per 15 giorni? Si rende conto signor Delli Guanti che ha collocato un ‘antiquato e precario forno a legna a ridosso delle più belle essenze arboree della città? Si rende conto che se dovesse svilupparsi un incendio per l’uso maldestro di tale forno Lei sarebbe maledetto a vita da tutta la città?”
“Caro Delli Guanti – prosegue Bartoli – la informo che nell’esposto presentato alla Procura ho chiesto il sequestro cautelativo dell’area oltre che del famoso forno, a mio avviso da considerare appartenente alla categoria dei rifiuti speciali e quindi assoggettato alla normativa dello smaltimento obbligatorio”.
Si rivolge all’assessore al Commercio Daniela Tedeschi: “Non dovrebbe tutelare i commercianti ed il rispetto delle regole e leggi del mercato a cui tutti gli operatori economici devono scrupolosamente attenersi? Non è convinta signora Tedeschi che la Festa Democratica sia solo un’enorme ‘sagra mangereccia’ come l’ha definita la Diocesi di Terni e gestita peraltro contro l’osservanza di ogni prescrizione e previsione di legge?”.
L’assessore regionale al Commercio Fabio Paparelli viene invece chiamato in causa per un post su Facebook: “Nei giorni scorsi mi sono imbattutto per caso in un suo personale commento ad un post del Movimento 5 Stelle che chiedeva l’invio degli ispettori ministeriali del ministero dei beni culturali, in cui si è lanciato in una serie di accuse contro chi secondo Lei parla a vanvera continuando sempre secondo il suo avviso ‘a suon di bugie a minacciare l’onorabilità del Partito democratico’, paventando azioni legali. A seguito di queste sue dichiarazioni le chiedo di scusarsi pubblicamente nei confronti di tutti i commercianti umbri che a volte anche con immani sacrifici portano avanti le loro attività con una scrupolosa osservanza delle leggi e dei regolamenti vigenti. Lei è veramente convinto che la Festa Democratica di Terni sia in regola con le leggi vigenti? Lei è veramente convinto che la pizzeria Democratica sia un esempio di civiltà, cultura e di rispetto dell’ambiente? Ritiene che sia idoneo per farci cuocere la pizza? La farebbe mangiare ai suoi figli? Se lei è convinto di questo può anche non chiederci scusa, ma se non lo farà e una delle 12 ipotesi di reato contenute nel nostro esposto presentato alla Procura della Repubblica dovesse essere confermata le anticipo che chiederemo le sue dimissioni”.
“Ora – prosegue l’esponente di Confimpresa – rivolgendomi a tutti i destinatari della presente missiva, non posso in questa sede elencare le dodici ipotesi di reato, perché coperte da segreto istruttorio, ma vi confermo fin da ora che se non verranno revocate dal Comune di Terni le autorizzazioni a svolgere la Festa o se visto il periodo feriale non verranno in tempo disposti dalla magistratura i sequestri dell’area e delle attrezzature non a norma, prima del programmato inizio della vostra festa inoltreremo analoghe richieste di controllo agli uffici competenti di: Comando dei Carabinieri di Terni – nucleo NAS, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Azienda Sanitaria locale – Vigilanza Sanitaria di Terni, Agenzia Regionale Per l’Ambiente- sede di Terni, Corte dei Conti”.
“Infine – aggiunge Bartoli – se comunque tutto questo non fosse sufficiente a bloccare la festa preparatevi ad assistere ad un settembre nero per il vostro amato Partito contraddistinto da manifestazioni eclatanti con cortei di persone che agiteranno sturalavandini all’interno della vostra festa democratica e all’interno di Palazzo Spada e del Consiglio comunale e probabilmente a comandare il corteo ci sarà nuovamente capitan Ventosa. Se questa gogna mediatica a cui vi sottoporremo e a cui sottoporrete tutta la città è il prezzo da pagare per far valere i basilari principi democratici della nostra comunità noi lo faremo e vorrà dire che ci denuncerete tutti, e vi invito a farlo iniziando da me se pensate che quanto da me asserito in questo comunicato non corrisponda al vero! Fatelo vi prego non vedo l’ora di confrontarmi con voi in un tribunale”.
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