Terni, inaugurata nuova infermeria al carcere. Fiorini: “Premiati solo i detenuti”
E’ stata inaugurata stamattina la nuova infermeria al carcere di vocabolo Sabbione a Terni. Al taglio del nastro erano presenti la direttrice del carcere Chiara Pellegrini, il magistrato di sorveglianza Fabio Gianfilippi, il comandante della polizia penitenziaria Fabio Gallo, il direttore generale della Usl 2 Imolo Fiaschini, quello del distretto ternano Stefano Federici, il direttore sanitario Pietro Manzi, quello amministrativo Enrico Martelli, il direttore del presidio sanitario del carcere di Terni, Antonio Marozzo e il cappellano don Rino Morelli. i lavori per la messa a nuovo sono stat ifinanziati dall’amministrazione penitenziaria, mentre gli arredi forniti sono stati forniti dall’azienda sanitaria Usl Umbria 2.
La struttura rinnovata viene incontro alle esigenze dei 430 detenuti, oltre 200 in più rispetto all’apertura del nuovo padiglione, nel 2013 e fornisce un assistenza ad orario continuato. Al suo interno operano dieci dirigenti medici, dieci infermieri, un coordinatore infermieristico, diversi professionisti dell’azienda sanitaria e dell’ospedale di Terni per fornire le prestazioni specialistiche. E’ presente un gabinetto dentistico e diversi esami diagnostici e di laboratorio vengono svolti all’interno dell’istituto. Sono oltre 9 mila le visite di prima assistenza svolte nel 2015 con una grande quantità di esami e visite specialistiche, sia interne che esterne.
“Lo sforzo congiunto dell’Amministrazione penitenziaria e dell’azienda sanitaria – spiega una nota di presentazione – è quello di mantenere all’interno della struttura le prestazioni sanitarie, riducendo così l’invio dei pazienti detenuti presso gli ambulatori del territorio. Ciò consente di risparmiare risorse umane ed economiche e permette, inoltre, di conciliare la tutela della salute con le esigenze di sicurezza pubblica, attenuando il rischio di azioni violente connesse a possibili tentativi di evasione, soprattutto per i 27 detenuti sottoposti al cosiddetto ‘carcere duro’ (41 bis) e i poco meno di 300 detenuti appartenenti al circuito Alta Sicurezza. In quest’ottica locali più ampi permetteranno di ospitare all’interno un maggior numero di prestazioni specialistiche.
FIORINI ALL’ATTACCO – Contro questi lavori e in generale sulla situazione sanitaria si è espresso Emanuele Fiorini, capogruppo della Lega Nord in consiglio Regionale: “Da un lato ci sono i detenuti che vengono premiati con sempre maggiori servizi all’interno del carcere e tempi di attesa ridottissimi, dall’altro ci sono i comuni cittadini che pagano le tasse e che non possono godere del servizio dentistico a prenotazione con un medico strutturato all’interno dell’Azienda ospedaliera di Terni. Sono, tra l’altro, gli stessi cittadini che devono attendere oltre un anno per una colonscopia e due per una mammografia”. Fiorini sottolinea come gli investimenti della Usl 2 per la nuova infermeria “vengono giustificati nell’ottica di un risparmio, scaturito dalla razionalizzazione delle uscite dei detenuti dalla struttura.”
Fiorini torna poi sulle liste di attesa all’ospedale di Terni: “vogliamo far notare che sono passati quasi 10 giorni ed ancora non abbiamo ricevuto risposte sui tempi di attesa lunghissimi per una mammografia, considerato che lo strumento per tale esame viene utilizzato solo dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 14, mentre rimane spento nelle ore pomeridiane. Vogliamo ricordare, inoltre, che il “Centro Salute donna” dove si trova il mammografo, è stato messo in piedi grazie al prezioso apporto dell’associazione “Terni X Terni Anch’io” e, quindi, con il contributo dei ternani che hanno voluto aderire all’iniziativa benefica”. E su Amelia: “All’interno dell’ospedale di Amelia, piove”.