Terni, interrogazione di Prc e Idv su corretto funzionamento dell’inceneritore
Lo scorso 3 febbraio della notizia se ne era occupato il Comitato No Inceneritori Terni che sul proprio profilo Facebook aveva scritto: “Abbiamo fatto visita ad Aria spa e rispondono che la notizia non risponde al vero. Ad ogni modo è il caso che Micropolis verifichi ulteriormente le fonti, anche perché i produttori di energia incentivata, come l’inceneritore di Terni, stipulano contratti col Gse e non con le imprese di distribuzione e produzione come Enel, così come riportato nell’articolo”.
Il comunicato di Nannini, Campili, Talamonti e Vinciarelli:
“L’impianto di incenerimento di Terni Aria (ex Terni Ena), sito nell’area industriale di Maratta è in funzione dal mese di dicembre 2012, al fine di bruciare pulper di cartiera (composto in larga parte di carta, plastiche, metalli e vernici) proveniente da fuori regione.
Va sottolineato che i livelli delle polveri sottili (PM10 e PM2,5) rilevati dalle centraline di monitoraggio gestite da Provincia e ARPA, hanno confermato la pessima qualità dell’aria ternana in diversi periodi negli ultimi anni, anche per numerosi giorni consecutivi ed in particolare nei mesi autunno-invernali.
L’incertezza sulla gestione degli impianti di incenerimento presenti nella conca ternana e le gravi problematiche emerse in ordine alle attività d’incenerimento, ha dato luogo ad azioni giudiziarie ancora in corso, che impongono la massima vigilanza, rispetto la tutela della salute del personale che vi opera ed alle emissioni di sostanze inquinanti prodotte.
Sul mensile Micropolis del quotidiano Il Manifesto, uscito lo scorso 28 gennaio 2014, un articolo dal titolo “Patente e Libretto”, afferma che – in riferimento all’inceneritore Terni Aria – “l’impianto…produce meno di quanto previsto e che la turbina Ansaldo non gira a pieno regime”, ragion per cui Enel non riterrebbe rispettato il contratto di fornitura. Inoltre sempre secondo tale fonte, in condizioni di sottoproduzione di energia ci potrebbe essere il rischio che l’impianto di incenerimento in questione produca molti più fumi e polveri sottili, inquinando maggiormente.
Va considerato inoltre che, in riferimento al piano di monitoraggio allegato all’autorizzazione integrata ambientale vigente (AIA), è previsto l’obbligo, da parte di Aria Srl, dell’autocontrollo e la registrazione giornaliera del livello di energia elettrica autoprodotta e immessa in rete, nonché di quella autoprodotta e consumata per uso interno, azioni in base alle quali redigere apposito report annuale, oggetto di controllo da parte di Arpa.
Indipendentemente dalle previsioni normative rispetto a tale specifica questione, la modalità di verifica degli obblighi sopra riportata non si presta ad un controllo tempestivo delle eventuali criticità connesse ad una produzione minore di quella preventivata, che peraltro violerebbe l’obbligo, anch’esso previsto dall’AIA vigente, di garantire in linea generale il funzionamento dell’impianto “stabile e costante”.
In virtù di tutte queste considerazioni, quest’oggi – 10 febbraio 2014 -, abbiamo depositato un’interrogazione a risposta urgente al fine di interpellare il sindaco e la giunta comunale sulla necessità di verificare la veridicità della notizia e, con la collaborazione dell’Arpa, le possibili connessioni tra l’eventuale calo di produzione di energia elettrica e l’aumento delle emissioni nocive, attivando in caso di esito positivo le azioni previste per garantire il rispetto delle disposizioni autorizzative, la sicurezza e la salute della cittadinanza, anche verificando l’adeguatezza del collaudo dell’impianto; ed inoltre sull’esigenza di rendere pubblici i dati delle emissioni monitorate in continuo relative all’AST ed all’impianto di incenerimento di Terni Aria, come del resto avviene quotidianamente per le centraline di Borgo Rivo, Le Grazie e Carrara, Via Narni, i cui dati sono quotidianamente visibili sul portale web di ARPA Umbria”.