Terni, Isrim, Riommi: ”Disperato tentativo di trovare un privato per evitare fallimento”
L’assemblea oggi ha infatti discusso una mozione di Alfredo De Sio (Fdi) sul futuro dell’Istituto di ricerca sui materiali speciali) di Terni e dei suoi 32 dipendenti: vicenda, questa, per la quale nel dicembre scorso lo stesso Consiglio, con una mozione, aveva sollecitato la Giunta a trovare adeguate soluzioni per la salvaguardia dell’azienda e delle professionalità lavorative interne.
Riommi ha ricordato che “la società Isrim fino a due anni fa è stata controllata, gestita ed amministrata da soggetti prevalentemente privati con Regione (attraverso Sviluppumbria), Provincia e Comune di Terni che avevano quote minoritarie. Sviluppumbria da due anni è ritornata in possesso delle quote originarie perché il soggetto privato ‘si era dimenticato di pagarle’. Abbiamo quindi ritrovato un’azienda distrutta nei presupposti con vicende di carattere giudiziario e fiscale che tutti conosciamo, rispetto alle quali l’amministrazione regionale ha sempre tenuto fermo il principio della linearità e della trasparenza. La Regione si è sempre impegnata e lo sta facendo tutt’ora a difendere una realtà importante per l’Umbria e che si trova in queste condizioni per effetto di vicende estranee, un impegno profuso per garantire correttamente anche la qualità e la dimensione del lavoro di alto profilo presente all’interno dell’azienda”.
Riommi ha proseguito: “Le professionalità di Isrim sono indispensabili per l’area perché rappresentano un elemento di qualificazione dell’intero tessuto produttivo. Il progetto originario dell’Isrim teneva dentro servizi privati e offerta pubblica di servizi per l’innovazione e la ricerca. Negli ultimi mesi, di fronte ormai all’irrevocabilità degli atti e della situazione, i soci (Regione, Provincia e Comune di Terni) hanno dato mandato di gestire la liquidazione in modo da poter individuare una strada utile a dare continuità e una possibile riqualificazione al progetto originario di Isrim. Da qui sono arrivate due proposte: la prima non particolarmente strutturata; l’altra era di un soggetto privato che manifestava la volontà di acquisire la società e tirarla fuori dalla liquidazione. Un percorso serio, quanto di meglio si poteva sperare perché il soggetto si dichiarava disponibile a investire dentro Isrim. Poi però, di fronte alle tante attività di indagine riferite ovviamente alla vecchia gestione, comprensibilmente il soggetto interessato ha fatto un passo indietro”.
Infine ha detto l’assessore che “il prossimo 4 luglio abbiamo programmato un incontro operativo in Regione, insieme ai soci rimasti, Provincia e Comune di Terni con i commissari. Il nostro obiettivo è quello di mettere in campo, da qui all’11 luglio, un disperato tentativo di trovare un soggetto economico privato interessato, al quale il sistema istituzionale dovrà garantire il suo supporto”.
Nella seduta di martedì prossimo del Consiglio regionale, l’Esecutivo riferirà in aula sull’esito dei tentativi posti in essere per l’Isrim.