Terni, lavoratrici Aidas in sciopero della fame. Digiunerà anche segretario nazionale Uil

Dieci lavoratrici Aidas stanno per iniziare lo sciopero della fame. Lo avevano annunciato durante la protesta di lunedì scorso e, dopo non aver ricevute le risposte che si aspettavano da parte del Commissario ministeriale, hanno deciso di metterlo in atto. Con loro digiunerà anche il segretario generale della UIL nazionale Giovanni Torluccio, quello regionale Marco Cotone e quello di Terni Gino Venturi. Arriva inoltre solidarietà da Cgil e da Agci.

Uil in sciopero della fame. In un comunicato la Uil spiega le ragioni che hanno spinto l’intero sindacato a supportare, anima e corpo, le ragioni della protesta: “Sono lavoratori che nonostante siano senza stipendio da 13 mesi hanno comunque seguitato a lavorare a servizio degli anziani. Le 70 lavoratrici della coop. AIDAS, pur con il cuore affranto dal bisogno non hanno mai fatto venir meno il sorriso verso gli assistiti, incolpevoli di quanto sta accadendo. Nonostante ciò’ sono state addirittura avversate dal vecchio CdA o ignorate dal Commissario ministeriale Silvia Volpini. Lasciate sole dalle istituzioni e dalla politica hanno trovato al loro fianco solo la UILFPL. In mancanza del pagamento di stipendi e di atti di trasparenza da fare entro questa settimana, hanno detto nella manifestazione di lunedì scorso, che avrebbero dato vita ad ulteriori forme di protesta tra cui lo sciopero della fame. Già 10 lavoratrici hanno dato la loro disponibilità a cui si aggiunge quella del segretario UIL di Terni Gino Venturi. Oggi una svolta in grado di dare una visibilità’ nazionale alla protesta. Infatti per dimostrare concretamente il sostegno di tutta la UILFPL il segretario generale della UIL nazionale Giovanni Torluccio e quello regionale Marco Cotone hanno annunciato la loro partecipazione allo sciopero della fame”.

Agci Umbria. Accanto al totale sostegno della Uil, arriva anche l’attestato di solidarietà della Agci (Associazione Generale Cooperative Italiane) Umbria. In un comunicato, Eugenio de Crescenzo scrive: “La vicenda dell’AIDAS sembra non trovare pace; come preannunciato da tempo, l’AGCI Umbria ha tentato un accordo tra i soci per risollevare le sorti della Cooperativa; di fronte ad una impossibilità dichiarata, ha proposto nel Documento di Revisione il Commissariamento da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. L’AGCI Umbria ritiene prioritario rappresentare e tutelare i soci lavoratori, unici titolari dei diritti derivati dalla produzione svolta in tanti anni di impegno e professionalità, e utilizzare tutte le energie possibili per il rilancio della Cooperativa attraverso un utilizzo coerente del patrimonio e delle competenze”.

“A tal fine – prosegue Agci entrando nel merito – è opportuno sciogliere l’ambiguità della presenza di una parte dei soci in due Cooperative concorrenti; ripristinare un flusso di cassa che permetta l’erogazione degli stipendi e un rientro progressivo del pregresso; attivare una valorizzazione del patrimonio e delle autorizzazioni di posti letto”.

In conclusione Agci Umbria “solidarizza con i soci lavoratori e con le loro famiglie afflitti da profondi disagi e si mette a disposizione del Commissario e della Base Sociale per studiare eventuali soluzioni per rilanciare una sana gestione e una qualità del lavoro”.

Fp-Cgil Terni. Solidarietà arriva anche Fp-Cgil Terni attraverso un comunicato di Tiziano Vendramin che scrive: “Ad oltre un mese dalla nomina della Commissario Straordinario Ministeriale che si è andato ad aggiungere al già insediato Commissario del Tribunale di Terni, siamo costretti a rinnovare le nostre preoccupazioni per l’incerto futuro delle Lavoratrici della Cooperativa AIDAS. Sono ormai mesi che purtroppo ci occupiamo quotidianamente della tutela del lavoro e della disperata situazione economica in cui versano le colleghe OSS ed Ausiliarie che con la loro opera (non retribuita da mesi) assicurano comunque l’ assistenza a disabili e anziani ricoverati nelle strutture residenziali della Cooperativa”.

“Non ci sembra opportuno – prosegue Fp-Cgil – in questa fase aprire un dibattito su come si è arrivati a questo punto, sull’individuazione di chi ha colpe e responsabilità dirette. Non è il nostro compito, saranno le istituzioni preposte e i commissari nominati a spiegare, nel dettaglio e con i libri contabili alla mano, cosa è successo in questi anni e a fornire gli opportuni chiarimenti”.

“Noi – scrive Vendramin – dopo aver ricordato le numerose iniziative sindacali, i presidi svolti in tempi non sospetti sotto la sede Aidas e le numerose e partecipate assemblee, pur consapevoli della complessità del momento, della necessità di accurati approfondimenti tecnici e del grave disavanzo economico in cui versa la cooperativa, ci ritroviamo nuovamente a sollecitare l’impegno di tutti, delle istituzioni, della politica, delle associazioni ed anche dei semplici cittadini, affinché, con trasparenza e nel più breve tempo possibile, si mettano in campo scelte non rinviabili al fine di garantire certezze anche temporali riguardo la sostenibilità della Cooperativa”.

In conclusione, per la Cgil “non si può più rimandare, occorre che le decisioni degli organi preposti vengano prese nel più breve tempo possibile e comunque entro le date stabilite dalle norme giuridiche esistenti in materia. Continuiamo a chiedere con forza che la tutela del lavoro venga garantita al più presto; chiediamo chiarezza, trasparenza, scelte motivate rispettando i tempi precedentemente stabiliti. Almeno su questo cerchiamo di dare delle risposte certe alle tante socie-lavoratrici che sono coinvolte in questa incredibile vicenda”.

Stampa