Terni, le suore clarisse non vogliono i gatti, gli animalisti le fanno cambiare idea
L’associazione spiega che, dopo aver notato il cartello, gli animalisti ternani avevano messo in atto una serie di interventi anche nei confronti dei superiori ecclesiastici. Al termine di queste “pressioni”, ora “le suore accetteranno volentieri non solo che la gente metta il cibo per gatti, ma anche che i felini trovino rifugio presso il loro convento”.
Lorenzo Croce e Antonella Brunetti della presidenza di Aidaa commentano: “Sicuramente si è trattata di una vicenda non molto costruttiva almeno all’inizio ma alla fine il buon senso almeno in questo caso ha vinto e grazie agli amici animalisti di Terni la questione si è risolta. L’amore per gli animali ed in particolare per i gatti cosi come il loro affetto per noi è qualcosa che non ha prezzo e che proprio suore francescane abbiano potuto solo pensare di allontanarli è stato sconvolgente anche se per fortuna le cose qui sono finite bene”.
Sempre secondo Aidaa “la suora che ha scritto il cartello è stata redarguita dolcemente, ma non troppo, dalle consorelle e dalla madre superiora”.