Terni, l’esercito dei senza lavoro: oltre 5 mila iscritti al contact center del Centro per l’impiego
Voluto dall’ex assessore provinciale alle politiche del Lavoro, Fabio Paparelli (ora assessore regionale), il contact center del Centro per l’impiego permette agli utenti registrati di prendere appuntamento per il primo colloquio di orientamento, confermare la disponibilità alle offerte di lavoro, ai corsi di formazione, ai tirocini, alle work experience, usufruire del servizio e-mail e di newsletter e di quello degli sms informativi, ricevere le notizie riguardanti i nuovi bandi. Particolarmente facile l’utilizzo e l’accesso ai servizi, praticamente alla portata di chiunque sia in grado di navigare in internet o in alternativa effettuare una telefonata. E’ infatti possibile chiamare il portale vocale allo 07441921747, attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, oppure accedere tramite internet all’indirizzo http://portalevocale.centroimpiegoterni.it
L’importante numero di iscritti e quello delle visite (nel 2012 sono state oltre 60.000) rende l’idea di quante persone nel territorio ternano siano alla ricerca di un posto di lavoro. Lodevole in questo senso lo strumento messo a punto dalla Provincia (l’86% delle persone che ha utilizzato il portale vocale ha espresso un giudizio positivo); il problema è però a monte: l’offerta di lavoro è praticamente inesistente. Attualmente ad esempio nel portale vocale sono presenti 9 offerte di lavoro: 7 di queste sono riservate alle categorie protette (iscritti legge 68, in sostanza portatori di handicap, invalidi, orfani e profughi) e la maggior parte sono a tempo determinato (contratto di 6 mesi). Le altre due offerte aperte a tutti sono invece per un operatore sociale per assistenza domiciliare (non è specificata la durata) e per un bracciante agricolo (durata di due mesi, presumibilmente per effettuare raccolta dell’uva).
Insomma, il contact center della Provincia di Terni ad oggi è una Ferrari priva di benzina: prima che i tanti disoccupati possano trovare occupazione attraverso il valido portale, è necessario che i posti di lavoro siano creati.