Terni, Liberati: ”Consiglieri regionali abusano dei contributi figurativi?”
Il comunicato di Andrea Liberati:
“Trasmetto l’ultimo atto della mia gestione quale vicepresidente di Italia Nostra Umbria e presidente Italia Nostra Terni, da cui sono autosospeso ufficiosamente da domenica 11 gennaio fino alla fine della campagna elettorale.
Come è noto, questa presidenza -2012/2015- nella linea tracciata dai protagonisti storici di Italia Nostra nazionale, ha intrapreso battaglie non certo di maniera, assumendo un ruolo determinato nel mondo associativo e nella società civile, individuando le ragioni dell’arretramento del Paese e del nostro stesso territorio primariamente nelle condotte degradanti assunte da una parte significativa della classe politica nei confronti della res publica.
In questo senso, a beneficio della massima trasparenza, lo scrivente ha indicato l’ennesima criticità: risponde al vero che alcuni consiglieri regionali stiano abusando delle possibilità previste dall’art. 31, legge 300/70? Tale previsione normativa, nata per difendere la dignità e la libertà di quei lavoratori che fossero eletti in Regione, al Parlamento e in Europa, rischia infatti di veder snaturata la sua nobile ratio.
Risulta infatti che, dopo aver cancellato i vitalizi -non per sé, si parte solo dal 2015- certuni consiglieri regionali, dirigenti e impiegati di aziende private, potranno fruire di una seconda megapensione aggiuntiva grazie ai cospicui contributi figurativi incassati in questi anni senza soluzione di continuità.
Chi sono dunque gli interessati?
Quanto ha versato finora la Regione Umbria alle casse previdenziali?
Quando sono stati assunti?
Esistono conflitti di interesse con la carica rivestita?
A questo punto vorremmo avere i nomi e le dimensioni del fenomeno. E certamente verremo in possesso di tutti i dati, nonostante il Consiglio regionale dell’Umbria non abbia ancora risposto.
Di seguito copia della pec, loro inviata il 4 gennaio 2015
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Con la presente il sottoscritto Andrea Liberati, vicepresidente di ‘Italia Nostra’ dell’Umbria, chiede di conoscere quali consiglieri/assessori regionali abbiano fruito/fruiscano delle occorrenze previste ex art. 31, legge 300/70.In particolare, anche ai fini del rispetto della disciplina sui conflitti di interesse e contro eventuali abusi del diritto alla liquidazione di oneri previdenziali e assistenziali non dovuti, si chiede di conoscere nel dettaglio e con riferimento ai mandati 2005-2010 e 2010-2015:
1) l’importo mensile erogato dalla Regione a ognuno degli interessati per la copertura degli oneri previdenziali/assistenziali (c.d. contributi figurativi);
2) la ragione sociale delle ditte (esclusivamente quelle di tipo private, oltre a partecipate e/o controllate da enti pubblici) presso le quali costoro siano stati collocati in aspettativa;
3) la data di assunzione presso suddette aziende e i ruoli ricoperti (dirigente, quadro, impiegato, operaio, altro).
Si ricorda che i predetti consiglieri regionali -eccetto gli assessori non eletti- hanno già diritto al c.d. vitalizio”.