Terni, M5S dice ”no” a commissione regionale su situazione ambientale
Ieri il sindaco aveva bocciato la costituzione di una commissione sostenendo che sulla situazione ambientale ci sarebbero già molti dati e molti studi: insomma, secondo Di Girolamo è meglio non abbondare. Oggi il Movimento 5 Stelle dice “no” alla commissione regionale poiché in questo modo verrebbe strumentalizzata la loro richiesta, lanciata lo scorso 20 febbraio, di istituire una commissione d’inchiesta comunale da attivare all’inizio della prossima consiliatura. Eppure l’una non esclude in alcun modo l’altra: possono essere istituite entrambe le commissioni, sia quella regionale proposta da Brega che quella comunale proposta dal M5S. Se è quindi comprensibile la sottolineatura dei pentastellati di aver per primi posto la necessità di una organismo di inchiesta, ben meno ragionevole appare il loro rifiuto ad una iniziativa regionale che non sostituisce ma si aggiunge alla loro.
Il comunicato del Movimento 5 Stelle di Terni:
“Notiamo con il massimo della disapprovazione e dello sdegno, che la proposta lanciata il 20 febbraio dal M5S Terni è diventata oggetto di un regolamento di conti fra bande interne al PD ternano.
La costituzione di una Commissione Consiliare Comunale d’Inchiesta sulla situazione ambientale di Terni è un argomento serissimo, che non deve diventare oggetto di strumentalizzazioni da parte di chi ha contribuito a creare il problema.
Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Regionale Eros Brega (Partito Democratico) e il consigliere Raffaele Nevi (Forza Italia) hanno infatti recepito la proposta del Movimento, pur dimenticando di citarne gli autori.
Ci chiediamo dov’erano Brega e Nevi quando la Regione individuava Terni come camino unico per i rifiuti, quando venivano costruiti tre inceneritori e quando all’interno dell’inceneritore ASM venivano bruciati rifiuti radioattivi; dove erano, dopo il rogo di Vascigliano, quando fra una rilevazione e l’altra i cittadini venivano avvelenati dalla diossina; quando veniva presa la decisione di far passare il percorso della Terni-Rieti sotto la discarica di vocabolo Valle.
Dov’erano, Brega e Nevi, quando la settimana scorsa veniva approvato in Regione l’incenerimento dei rifiuti sotto forma di CSS? Erano a braccetto mentre votavano, insieme, a favore di questo scempio.
Di fronte al botta e risposta fra lo stesso Brega e il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il disappunto ha passato ogni limite di sopportazione. E’ inaccettabile il totale senso di irresponsabilità di fronte alla salute dei cittadini e all’integrità della nostra terra e il tentativo di usare l’ambiente per risolvere le faide interne al partito.
Il Sindaco la smetta di ripetere come un mantra che a Terni va tutto bene, i fatti dimostrano che è rimasto l’unico a farlo e nei giorni a venire dovrà ancor più fare i conti con l’amara realtà. Ormai persino all’interno del suo partito nessuno gli crede più.
Il consigliere Nevi invece di far passare in Regione ogni provvedimento contro Terni e i ternani, dovrebbe attraverso gli esponenti del suo partito, presenti in consiglio comunale, avviare il percorso che porta all’introduzione dello strumento della commissione d’inchiesta.
Proprio in nome di questo senso di responsabilità, che sembra ormai smarrito, il Movimento Cinque Stelle è disposto a discutere la propria proposta partendo dai seguenti presupposti:
– La Commissione deve essere istituita nel prossimo Consiglio Comunale di Terni e non in Regione Non intendiamo discutere di questo argomento in una sede lontana dai cittadini ternani che si sono visti defraudare nel corso degli ultimi decenni nella loro dignità. Non intendiamo essere trattati ulteriormente come una colonia dell’impero centrale.
– Alla Commissione d’inchiesta devono essere coinvolti come soggetti pienamente attivi i comitati civici presenti in città e le sessioni siano aperte alla cittadinanza e, ove, possibile svolte in piazza.
– I dati, sia chimici che epidemiologici, oggetto della commissione siano frutto di una campagna di studio svolta da soggetti terzi, estranei alle dinamiche economiche e politiche della realtà territoriale, e non da medici con le tessere di partito e associazioni collaborazioniste.
Intanto il Presidente del Consiglio Regionale Brega risponda in merito alla denuncia di Italia Nostra e WWF e ci dica che fine hanno fatto i risultati dello studio svolto per verificare la presenza di diossine, Pcb e metalli pesanti negli alimenti di origine animale (latte ovi-caprino).
Ci spieghi per quale motivo studi riguardanti l’interesse della salute pubblica sono oggetto di negazionismo e coperti da una coltre di silenzio”.