Terni, Melasecche: ”Di Girolamo come Raffaelli, favori agli amici. A Ricci un ufficio, a Rosati più soldi”
Contro questi due provvedimenti si scaglia il consigliere comunale Enrico Melasecche. L’attacco è diretto al sindaco Leopoldo Di Girolamo che viene messo a confronto con l’ex sindaco Raffaelli e “la vergogna della consulente per la pace” cioè “la moglie di un amico” dello stesso Raffaelli cui l’ex sindaco “assegnò una prebenda per fare nulla”. Durissime anche le critiche nei confronti dello stesso Ricci per il suo passato da assessore e di Rosati bollato come “maggiordomo” di Di Girolamo.
Il comunicato di Enrico Melasecche:
Corsi e ricorsi storici. Tutti ricordano la vergogna della consulente per la pace, moglie di un facoltoso dirigente del PCI, cui Raffaelli assegnò una prebenda per fare nulla. Ufficio a disposizione, prima a Terni poi a Perugia, presenze quasi zero. Dubitiamo persino dei risultati raggiunti sul fronte della pace nel mondo. La nostra protesta produsse la conclusione anticipata di quella strana, demagogica avventura. Adesso Di Girolamo ci riprova.
Ricci, tradito il partito di appartenenza, Rifondazione Comunista, grazie a cui fu catapultato, senza arte nè parte a dilettarsi a fare l’Assessore ai LLPP, adesso viene premiato per il salto della quaglia in SEL ed ottiene, da semplice consigliere, una sorta di mini assessorato agli scambi internazionali con tanto di stanza a disposizione e segretaria tutta per lui, una sorta di Farnesina de’ noantri! C’è almeno da augurarsi che se non parla l’arabo almeno mastichi qualcosa di inglese, ma abbiamo forti dubbi in proposito. Un esamino preventivo sarebbe stato quanto mai necessario.
In effetti negli anni trascorsi si è preoccupato di andare in Palestina. Non si sa bene se i viaggi se li è pagati o sono rimasti a carico forse di qualche associazione umanitaria ma soprattutto dubitiamo di quale aiuto abbia concretamente attivato, oltre alle chiacchiere. Ci auguriamo che questa sorta di strano turismo sulla pelle di chi ha bisogno produca frutti concreti ed aiuti seri oltre alle foto abbastanza disarmanti, in posa, non con la tuta di operaio con il piccone in mano o il camice verde del chirurgo che opera. Foto che somigliano molto a quelle che facevano i primi esploratori nell’800 in Africa Equatoriale. Rinunci piuttosto a stanze e segretarie pagate dai cittadini ternani in crisi e devolva il controvalore per aiuti concreti a quella gente che ha veramente bisogno.
Quanto ai risultati prodotti durante il suo quinquennio sul fronte dei gemellaggi abbiamo solo certezze: nulla di nulla, non un meeting culturale con le tribù sahariane del Sarawi, non scambi giovanili con i giapponesi, nè un incontro fra operatori economici con Saint Ouen, il sobborgo industriale di Parigi, solo una partitina di pallone con ex consiglieri comunali di Città Aperta.
Rosati invece sta facendo passi da gigante, da ‘maggiordomo’ del sindaco si è prima assicurato lo stipendio che il suo mini diploma da III media gli consentiva e adesso, prima ancora di aver prodotto risultati, ottiene altri 14.000 € anticipati di indennità aggiuntive per merito futuro. Ci auguriamo che produca gli stessi risultati ottenuti per se stesso a favore delle migliaia di famiglie ternane in difficoltà. La verità è che il sindaco premia anche qui il supporto alla propria campagna elettorale e tutto questo suona come offesa a chi ha bisogno. Tutti uomini di sinistra, tutti volontari, tutti però appassionati di poltrone, indennità, stanze e segretarie……li conosciamo bene questi politici piccoli piccoli, perdono il pelo ma non il vizio!”