Terni, Melasecche: “Corradi commediografo, sul Verdi proseguono le comiche di palazzo”
Si è riunita questa mattina la I commissione e subito riaffiorano le polemiche sul Teatro Verdi.
Per Enrico Melasecche quella avvenuta questa mattina a Palazzo Spada è “l’ennesima versione della rappresentazione messa in scena dal commediografo Corradi” oltre a “proseguire le comiche di palazzo” con la “pubblicazione della determina dirigenziale
sull’incarico di progettazione esterna di collaudo della struttura da demolire di cui l’assessore dichiara di sapere nulla.”
Melasecche, dopo la riunione odierna non ha potuto non sottolineare una lunga serie di problematiche che riemergono, come la “perplessità gli stessi consiglieri di maggioranza rispetto ad un percorso che vede, dopo otto anni dall’insediamento della prima giunta Di Girolamo, con centinaia di ore di incontri, dopo aver speso somme importanti per una progettazione di consolidamento, ricominciare da zero il percorso” nonché il “dietro front dell’assessore Corradi rispetto alla demolizione certa annunciata in conferenza stampa, la cui scelta verrà rimessa allo studio di progettazione che dovrà essere bandito, non si sa ancora con quali paletti ed obiettivi.”
potrebbe chiedere al Comune e che Bucari ed il secondo RUP dichiararono perfettamente in
regola (salvo poi non procedere alla firma del contratto, smentendo per l’ennesima volta le
dichiarazioni ufficiali) non è stata data risposta.
“In merito al finanziamento regionale che si sarebbe perso se entro novembre 2017 non si fosse concluso l’intervento di consolidamento – aggiunge Melasecche – Corradi ha precisato che, come era peraltro facile immaginare, la Marini in un momento drammatico come questo per la traballante giunta di Terni non toglierà mai quel contributo; confermato che mancano comunque almeno 4.000.000 rispetto al costo minimo della realizzazione complessiva con criteri strutturalmente modernissimi, tipo prefabbricato, salvo tutta una serie di possibili varianti di cui non si ha ad oggi la minima idea;”
“Ciliegia sulla torta – conclude Melasecche -è rappresentata dalla determina dirigenziale n. 170 del 28.01.2016, firma dell’ing. Pierdonati, che assegna l’incarico professionale esterno per € 17.060 per il collaudo del teatro che verrebbe demolito, determina che è stata pubblicata due giorni fa all’albo pretorio del Comune. L’assessore Corradi non ne sa nulla e rimane di stucco. Ennesimo caso in cui la mano sinistra non sa cosa fa la mano destra.
L’unica cosa certa è che la rappresentazione comico-teatrale di come funziona questa
amministrazione aggiunge un nuovo atto ad una commedia che, come noto, è abbastanza tragica ma ad oggi appare ben poco seria.