Terni, mense, atto di indirizzo: impegno su controllo qualità e rimodulo scaglioni Isee
Nell’atto di indirizzo si impegnano il sindaco e la giunta, oltrechè a mantenere le cucine in loco e a fare proprio il documento di sintesi emerso dai tre confronti che ci sono stati fra le parti in causa, due dei quali in Commissione ed a verificare la possibilità di inserimento di clausole di salvaguardia all’esito dei report di valutazione del servizio, alcuni punti estremamente importanti, che sono stati oggetto di discussione.
In particolare, nella elaborazione del capitolato d’appalto, che sarà fatta non appena l’atto sarà approvato dal Consiglio Comunale (dove probabilmente, vista la maggioranza, non dovrebbero esserci problemi): si impegnano sindaco e giunta “A prevedere che il soggetto appaltatore attui i principi della corretta educazione alimentare permettendo ai bambini di portare a casa i prodotti rimasti sui vassoi, recuperando così il cibo non consumato, reindirizzando anche alle mense sociali quanto avanzato dalla refezione” e inoltre “vista la scarsa liquidità a disposizione” a prevedere che “le cucine attualmente esistenti ed utilizzate oggi per la produzione di pasti in loco, le quali necessitano di interventi manutentivi sulla base di una relazione tecnica suddivisa scuola per scuola, vengano rimesse a norma sia dal punto di vista della salubrità dei locali, sia della regolarità degli impianti, in modo tale che l’amministrazione veda anche riqualificato il proprio patrimonio”.
Sul fronte Isee, l’altra grande grana, l’atto di indirizzo impegna il Comune a rivedere le tariffe (che però per adesso sono aumentate del 15%), rimodulando gli scaglioni. Inoltre è stata chiesta una maggiore efficienza nelle riscossioni. Prevista anche una nuova nuova carta dei servizi ed educazione alimentare anche on line, “con l’obiettivo di una sempre maggiore trasparenza, garantendo l’accesso ai dati sull’andamento periodico delle forniture, sull’esito dei sopralluoghi, e sulle indagini di soddisfazione dei clienti”.