Terni, mercato coperto: Superconti ricorrerà al Consiglio di Stato. Terni Città Futura rilancia progetto
Il destino del vecchio mercato coperto di Terni non è ancora chiaro. La recente sentenza del Tar umbro ha dato ragione a palazzo Spada e torto a Superconti: i giudici hanno stabilito che la compravendita dovrà essere completata con il pagamento dei restanti 7 milioni di euro (qui l’articolo). Il gruppo ternano ha però già fatto sapere che impugnerà certamente la sentenza del Tar ricorrendo al Consiglio di Stato. La partita resta quindi aperta.
Intanto la lista civica Terni Città Futura torna a rilanciare il progetto di riqualificazione che negli ultimi giorni aveva presentato a cittadini e commercianti. “Senza voler assolutamente forzare la volontà del promissario acquirente – scrive la lista civica – che ha già pubblicamente dichiarato di voler ricorrere al Consiglio di Stato ed è quindi chiara la propria intenzione a non voler più acquistare, ma nel solo pubblico interesse di vedere risolto in tempi brevi un problema che non è solo un contenzioso giuridico ma una grande questione cittadina da risolvere, ci permettiamo di continuare a dire la nostra sulla vicenda ed argomentare quanto già proposto precedentemente”.
“Alla luce delle ultime novità – continua Terni Città Futura – si rafforza quanto da noi concretamente proposto come possibile soluzione di accordo che mettiamo a disposizione delle parti; si tratta di una proposta che dopo diverse fasi di partecipazione ha oggi il convinto ed entusiastico sostegno dei residenti, dei commercianti di piazza del Mercato ma anche degli operatori del ‘cubo arancione’. L’amministrazione attraverso una trattativa ad oltranza persegue la possibilità di rinegoziazione del contratto originario. Si valuti ad esempio, se giuridicamente possibile, la fattibilità di rescindere il contratto contestualmente, rivedere le clausole contrattuali e la trasformazione da compravendita a concessione, o in un’operazione di project financing. Sicuri i vantaggi per entrambe le parti.
“Sollecitiamo l’amministrazione comunale – conclude Terni Città Futura – affinché si trovi finalmente soluzione all’incresciosa vicenda, a perseguire la via del dialogo con il privato, facendo propria fin da domani la nostra proposta che è dettata principalmente dal buon senso risolutivo. Progetto che ricordiamo per sommi capi prevedere la riqualificazione e non la demolizione dell’esistente mercato coperto e il ritorno degli operatori oggi ‘esiliati’ nel cubo arancione, la compresenza, nel nuovo ristrutturato impianto, del mercato pubblico ortofrutticolo e dell’operatore privato”.