Terni, nuovi uffici comunali: bagni usati come ripostigli e le chiavi aprono tutte le porte
Chi lascerebbe al pubblico un passepartout in grado di aprire tutte le porte dei propri uffici? Nessuno? Sbagliato perché è praticamente quello che fa il Comune di Terni nei nuovi uffici del complesso chiamato “Pentagono”. E infatti non sembrano mancare i furti, soprattutto ai danni degli impiegati. A scoprire per caso l’assurdità è stato il presidente del Centro Studi Malfatti, Emanuele Pettorossi che non solo si è reso conto che sulle porte di tutte le stanze è stata montata la stessa serratura (quindi qualunque chiave apre qualunque porta) ma non ha potuto fare a meno di notare anche un altro problemino logistico.
“Nei giorni scorsi – racconta Pettorossi – mentre mi trovavo negli uffici della nuovissima sede del Comune di Terni di Corso del Popolo, per puro caso, ho ascoltato una conversazione tra due dipendenti comunali, i quali discutevano di un episodio di furto di un telefonino avvenuto quella mattina ai danni di un loro collega, il quale incautamente aveva lasciato la stanza incustodita. Ma non immaginate il mio stupore quando, continuando ad ascoltare, ho capito che in realtà i nuovi uffici comunali non sarebbero al sicuro nemmeno se i dipendenti chiudessero le rispettive porte a chiave, perché è sufficiente prelevare la chiave da un bagno per aprire tutti gli uffici, i quali, immagino per un tragico errore, hanno tutti la stessa serratura. Immaginate quale sia il livello di sicurezza e di riservatezza delle pratiche di noi pazienti cittadini, praticamente chiunque può entrare indisturbato in tutte le stanze dei nuovi uffici di Corso del Popolo”.
“Complimenti – afferma ironicamente Pettorossi – davvero molto ben gestito il patrimonio comunale, e ben progettato, proprio a misura di dipendente e di cittadino”. E si tratta soltanto dell’ultima denuncia che ha per oggetto i nuovi uffici comunali del Pentagono. Già in passato erano infatti emersi altri problemi evidenziati allora dal presidente dell’Unmil, Gianfranco Colasanti, e dal corpo di polizia municipale (qui l’articolo).