Terni, operazione Spada, giudice sospende un dirigente e un funzionario del Comune
Questa mattina polizia e guardia di finanza hanno notificato due ordinanze di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dal pubblico ufficio, per sei mesi, a Renato Pierdonati e Federico Nannurelli, rispettivamente dirigente e funzionario dell’Ufficio dei lavori pubblici-Gestione del territorio del Comune di Terni.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip Federico Bona Galvagno, su richiesta della procura, nell’ambito dell’inchiesta Spada. Si tratta dello stesso procedimento, condotto da guardia di finanza e polizia, per il quale il 2 maggio è stato messo agli arresti domiciliari il sindaco Leopoldo Di Girolamo per presunte irregolarità nell’affidamento di appalti comunali ad alcune cooperative locali.
I due dipendenti comunali erano stati ascoltati dal gip venerdì e al termine dell’interrogatorio il giudice si era riservato in merito all’istanza presentata dal pm Raffaele Iannella. Non sono stati invece presi provvedimenti nei confronti di altri due dipendenti comunali indagati nell’ambito della stessa indagine, per i quali la stessa procura, al termine dell’interrogatorio, aveva ritirato l’istanza di interdizione.
L’indagine Spada vede indagate in totale 27 persone, tra cui il sindaco Di Girolamo e l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari, anche lui inizialmente ai domiciliari e ora di nuovo in libertà ma interdetto dall’attività amministrativa. Entrambi – accusati di concorso in turbata libertà degli incanti e in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici – hanno presentato ricorso al tribunale del riesame contro le misure.
TRENTA Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Angelica Trenta, scrive in un comunicato:
“Anche oggi abbiamo assistito al macabro rito della tortura che questa maggioranza ancora incollata alla poltrona sembra voler infliggere all’intera comunità ternana. Abbiamo avuto informazione in seguito ad una mail che a causa di precedenti impegni sia la dirigente Virili che la vice sindaco Malafoglia, hanno disertato la II Commissione facendo di fatto saltare la discussione sulla relazione di bilancio sul sociale.
Assistiamo attoniti all’accanimento terapeutico da parte di questa maggioranza nei confronti della città.Un’amministrazione agonizzante, non più in grado di garantire alcun tipo di governabilità sembra voler trascinare con sé nel baratro più profondo l’intera comunità. Siamo sconcertati di fronte a tale senso di irresponsabilità.
Di certo non ce ne staremo immobili a far in modo che il triste e patetico epilogo del regimetto nostrano si ripercuota drammaticamente sui ternani.Nel frattempo apprendiamo con smarrimento della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio’ per sei mesi del dirigente comunale Renato Pierdonati e del funzionario Federico Nannurelli. L’amministrazione continua a perdere pezzi…l’ultimo spenga la luce”.