Terni, OSG Bosco: il calcio povero in trionfo. E nascerà la Terni Soccer School
Nessun soldo per nessuno. Ognuno mette a disposizione le proprie professionalità e se manca il necessario, si contribuisce a comprarlo. Solo calcio e passione, oltre ad uno staff tecnico e dirigenziale con una lunga esperienza sui campi dilettantistici e ad impianti sportivi di livello. In due anni l’Oratorio San Giovanni Bosco è ripartito da zero e ieri ha festeggiato la salita in Prima Categoria, risultato storico per la squadra di un quartiere della periferia Nord di Terni. In panchina Emiliano Porrazzini, ex centrocampista di lungo corso (Piediluco, Sangemini, Gabelletta e tante altre realtà) e tecnico già di provata esperienza, dietro la scrivania l’ex Grs Terni Enrico Frosoni e nel ruolo di ds Amedeo Ciani, uno che di campionati ne ha vinti 14 e che quest’anno ha vinto la sua scommessa: portare in trionfo una squadra così, fatta in casa.
“Dopo mezzo secolo di calcio – dice Ciani – pensavo di non commuovermi più e invece ieri ho pianto. Perchè questo progetto è nato senza soldi, con ragazzi che io e il tecnico avevamo avuto in realtà più importanti che hanno accettato di venire qui e giocare solo per passione, senza prendere un soldo. Ma qui tutto è così: se mancano i cerotti, li compra il massaggiatore. Il tecnico, che ha una tipografia, fa le locandine, e via dicendo. Poi chiaramente offriamo noi tutte le spese mediche, il lavaggio delle magliette e via dicendo, ma chi viene qui gioca gratis. Abbiamo dimostrato che si può vincere senza spendere”.
Sarà il primo passo di quella che dall’anno prossimo si chiamerà Terni Soccer School, la nuova società che assorbirà prima squadra e tutto il settore giovanile, attualmente diviso fra San Giovanni Bosco, Gabelletta e Sporting Terni. Sarà con questo nome che il team si iscriverà per la prima volta nella sua storia in Prima Categoria. Pronto per una nuova sfida: provare a diventare l’alternativa a quella che dopo la cessazione dell’attività senior da parte della Maroso è rimasta l’unica altra squadra della zona, il Campitello. E magari diventare un punto di riferimento per chi vuole vivere il calcio in un modo diverso dal solito.