Terni, piazza piena per i big del M5S, Trenta: ”In questa città meritocrazia affossata dai partiti”

Piazza piena nonostante la pioggia. Il Movimento 5 Stelle di Terni esulta per la riuscita dell’incontro di venerdì sera in piazza Solferino, dove sono intervenuti la candidata a sindaco Angelica Trenta e i big pentastellati: i parlamentari Alessandro Di Battista, Stefano Lucidi, Roberta Lombardi, Carla Ruocco, Paola Taverna. Secondo gli organizzatori, all’evento hanno preso parte oltre mille persone ed altre mille lo hanno seguito via streaming. I cinque stelle ternani accanto alla soddisfazione, lamentano però la scarsa copertura mediatica dell’evento: in particolare il dito è puntato contro il Tg regionale Rai.

La candidata a sindaco di Terni, Angelica Trenta, ha affermato: “La vera antipolitica è la loro, quella dei partiti autoreferenziali, che hanno perso ogni contatto con i cittadini, e che hanno mandato avanti questa città con le clientele affossando la meritocrazia. Ci dicono che siamo fascisti, comunisti, eversivi, potenziali stupratori. Hanno paura di noi perché non siamo ricattabili, perché non abbiamo accettato favori da nessuno. Siamo semplici cittadini che vogliono portare la vostra voce nelle istituzioni, perché è una voce rimasta fino ad oggi inascoltata. Non c’è nessuno tra di voi che quando ha avuto un’idea e un progetto non si sia visto le ali tarpate da queste amministrazioni. Sono sempre i soliti che hanno all’interno delle liste indagati, rinviati a giudizio e condannati”.

E a proposito di meritocrazia, Trenta ha parlato della propria esperienza: “Sono un’insegnante di filosofia e storia precaria da cinque anni. Mi sono laureata con 110 e lode, ho l’abilitazione all’insegnamento di storia e filosofia, un dottorato di ricerca e un libro pubblicato ma come sapete queste cose in Italia non contano niente, perché poi il primo raccomandato ti passa davanti perché magari ha fatto una telefonata la presidente della Regione. Ma queste cose con noi finiranno. Se siamo entrati nel Movimento Cinque Stelle lo abbiamo fatto perché volevamo stare con gente pulita come noi”.

Per quanto riguarda il rapporto con i vertici del M5S, Trenta ha affermato: “Grillo non sa nemmeno come mi chiamo, la mia candidatura è stata scelta dai cittadini ternani attraverso le uniche primarie per il sindaco mai organizzate a Terni”. Sul rapporto con gli elettori invece ha detto: “Non vogliamo il vostro voto in bianco. Vogliamo la vostra partecipazione: dovete romperci le scatole, quando saremo a Palazzo Spada, dovete venire tutti i giorni a portarci le vostre critiche e le vostre proposte”.

Trenta è tornata a ribadire di non essere contro Ast ed ha anzi rivolto un appello ai candidati M5S al Parlamento Europeo: “Troppo spesso abbiamo sentito dire alle istituzioni locali ‘non possiamo fare nulla di fronte a questa crisi, attendiamo risposte da Bruxelles’. Con voi questo non deve accadere più”. “Lo stesso – ha aggiunto – faremo nella nostra regione, batteremo i pugni su ogni tavolo perché Terni non venga più trattata come una colonia dell’impero centrale: la prima cosa che farò una volta eletta sarà andare a Perugia da Catiuscia Marini per spiegarle che a Terni, alle sue aziende ed al suo territorio, non servono contentini e spiccioli ma soldi, soldi per le infrastrutture, soldi per l’ambiente”.

Tra gli interventi più applauditi, quello di Di Battista e quello, colorito, di Taverna. Ma il Movimento 5 Stelle ternano oggi dalla propria pagina Facebook lamenta: “Sul Tg3 si parla di Quagliarello e Vendola ma non di quello che è successo ieri sera. Per Raffaelli in piazza non c’era nessuno!”. Il riferimento è all’ex sindaco di Terni che dal 2009 è tornato al Tg regionale. Scrivono ancora i pentastellati: “Ci sono tanti giornalisti liberi non facciamo di tutta l’erba un fascio, non è nello stile del M5S Terni. Poi ci sono quelli che si raccontano di essere liberi ma che alla fine della fiera usano le parole M5S solo quando c’è possibilità di parlar male di noi, cosa che ci potrebbe anche stare se non si usassero due pesi e due misure. Un saluto al TGR, all’ex sindaco giornalista, alle pseudo testate di partito e a chi tara le bordate, forse, non proprio in modo disinteressato”.

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