Terni, processo morti inceneritore Asm: tutti assolti. Fra loro gli ex sindaci Raffaelli e Porrazzini
Tutti assolti i dieci imputati del processo legato alle gravi patologie tumorali che nel tempo hanno colpito quattro ex addetti dell’inceneritore di Maratta. Questa la sentenza decisa oggi dal giudice del Tribunale di Terni, Simona Tordelli nell’udienza di rito abbreviato richiesto da tutti gli imputati. La Cassazione aveva annullato la sentenza emessa nel gennaio del 2014 dal gup Pierluigi Panariello di non luogo a procedere perché “il fatto non sussiste”: ciò in virtù della “carenza di motivazioni” e di una sentenza “non manifesta la valutazione delle indagini nel loro complesso e fa perno esclusivamente sull’ultimo elaborato peritale, omettendo di formulare il solo giudizio che competeva, quello sulla inutilità o superfluità del dibattimento”.
Assolti completamente dall’accusa – formulata dal pm Massini – di omicidio colposo l’ex sindaco di Terni e giornalista Rai Paolo Raffaelli, l’ex dg di Asm Moreno Onori, gli ex presidenti della controllata l’altro ex sindaco Giacomo Porrazzini e Piero Sechi, gli ex membri del cda Paolo Olivieri, Raffaele Iannotti e Attilio Amadio, l’attuale dg Stefano Tirinzi, il tecnico Giovanni Di Fabrizio e il consulente Aldo Di Raimo Marrocchi, quest’ultimo prosciolto perchè nel frattempo deceduto.
Nessuno di loro, quindi, è responsabile delle morti di due ex addetti all’inceneritore di Maratta, nè delle patologie ad esso correlate che sono state riscontrate.