Terni, processo omicidio Livi, presidio davanti al tribunale contro femminicidi
L’omicidio era avvenuto nell’abitazione della coppia di via Gramsci, dove erano presenti anche le due figlie di due e sette anni. Oggi l’imputato è presente in aula e la sentenza potrebbe arrivare già in giornata. Il pubblico ministero ha chiesto per Sorgenti una condanna a 18 anni di reclusione.
Aggiornamento ore 16,30: Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che oggi ha fatto visita al presidio, commenta così la decisione del Comune di costituirsi parte civile: “Un atto doveroso da parte del Comune in quanto il femminicidio è una ferita per tutta la società civile. L’omicidio di una donna alla quale viene così negata anche la propria dignità e la propria volontà contrasta con le norme di una comunità basata sul rispetto e il diritto, danneggia tutta la comunità ad iniziare dall’ente, il Comune, che meglio di ogni altro la rappresenta”. Esprimendo soddisfazione per l’accoglimento da parte del gip della richiesta di costituzione, Di Girolamo ricorda che è attivo il centro pari opportunità, una casa rifugio per le donne maltrattate, la casa delle donne e il centro antiviolenza. “Un lavoro intenso – conclude -, che può non bastare ma che è doveroso mettere in campo nell’ottica della prevenzione e della educazione”.