Terni, Puc2 piano marketing: 266 mila euro dei ternani in costose iniziative

Nelle scorse settimane quel bando da 80 mila euro per la realizzazione di due eventi primaverili a Terni è stato al centro delle polemiche: era stata contestata la cifra (“troppi soldi”), la modalità di pubblicazione del bando e le date in cui programmare gli appuntamenti (“troppo vicini alle elezioni comunali”). Tra un botta e risposta e l’altro, ieri si è arrivati all’aggiudicazione: ha vinto Eventi srl con il punteggio migliore ed un ribasso di 5 mila euro. Sarà quindi la società che già gestisce la festa del Pd, la Notte bianca e gli eventi natalizi ad organizzare i due appuntamenti di “Terni Move”. Il logo, per 3.500 euro (ce n’erano 5 mila a disposizione), è realizzato da Molly Desing. Il primo evento dovrebbe tenersi a metà maggio, il secondo a metà giugno. Una manifestazione sembra però essere già andata in scena a palazzo Spada: il festival delle inesattezze (cui ha fatto seguito l’elogio di gran parte dei mezzi di informazione, alcuni dei quali si sono spinti a parlare di “risparmi” grazie al ribasso complessivo di 5500 euro).

IL FESTIVAL DI PALAZZO SPADA Questo speciale festival si è svolto nel corso della conferenza stampa e con un’intervista ma era già iniziato nei giorni scorsi. Cominciamo dalla prima e più rilevante inesattezza. L’assessore Daniela Tedeschi, dopo averlo sostenuto nelle scorse settimane, ieri ha ribadito: “Questi eventi sono finanziati con fondi europei che la Regione Umbria ha erogato attraverso il Puc2 esclusivamente per attività di promozione, non possono essere usati per altri scopi”. In un’intervista ha anche affermato: “Precisiamo che non sono fondi che escono dalle casse comunali, quindi non costerà nulla al contribuente ternano”. Su Facebook aveva scritto: “Tutte le attività previste sono finanziate con fondi europei destinati specificatamente ad attività di promozione e comunicazione e quindi a costo zero per l’amministrazione comunale”. Stando agli atti, si tratta di un’affermazione falsa, ma ci sono cascati tutti.

Documenti alla mano, soltanto il 17% dei fondi arriva dall’Ue, l’83% è invece finanziato dal Comune. Insomma, la festa dei ternani non la paga Bruxelles; gran parte dei soldi che finiranno nelle tasche di privati, escono proprio dalle casse comunali. Lo si evince da una delibera di Giunta di luglio 2013 (approvata nel corso di una riunione in cui Tedeschi era presente). QUI LA DELIBERA

I SOLDI DEI TERNANI Come detto, questi eventi primaverili rientrano nel piano marketing del Puc2 previsto dall’accordo di programma tra Regione e Comune siglato nel dicembre 2009. In quel documento era stato stabilito che la Regione Umbria avrebbe finanziato (con fondi europei) una serie di importanti provvedimenti per Terni tra i quali il piano di marketing urbano per 321 mila euro. Il 17 maggio 2013 il Collegio di Vigilanza del Puc2 ha però profondamente rivisto l’architettura finanziaria del programma (dell’intero Puc2). Dei 321 mila euro per il piano marketing, è stato stabilito che il Comune di Terni ne avrebbe percepiti soltanto 54.811,10 euro. Il Comune a quel punto avrebbe potuto ridurre il progetto e realizzarlo con i fondi comunitari a disposizione. E invece ha deciso di integrare la quota di 266.188,90 imputandola a fondi comunali. E’ scritto chiaro e tondo nella delibera di Giunta di luglio 2013. Non solo: a giugno la Giunta aveva già preso atto della decisione del Collegio di Vigilanza con cui venivano effettuate numerose modifiche ai finanziamenti delle voci del Puc2 e scriveva: “Con tale spostamento si svincola parte del marketing alle gestione comunitaria”. Insomma, al contrario di quanto rappresentato dall’Amministrazione, non tutte le cifre erano vincolate: lo erano soltanto 54 mila euro (e non gli altri 266 mila euro).

Più avanti vedremo in quali altri modi è stato deciso di spendere questi soldi dei contribuenti ternani ma prima vediamo un’altra inesattezza, pur meno rilevante, sugli eventi primaverili.

“PASSERELLA ELETTORALE” Nel corso della conferenza l’assessore Tedeschi ha escluso si tratti di eventi organizzati per essere trasformati in “passerelle elettorali” poiché “era già previsto da tempo che queste iniziative si sarebbero svolte nel periodo primaverile”. Anche questa affermazione sembra, almeno in parte, cozzare con due delibere di Giunta. In una delibera di luglio 2013 si era infatti ipotizzato di svolgere degli eventi a cadenza mensile (una domenica al mese, tutti i mesi). In una delibera più recente, di dicembre, si parlava invece di realizzare i due eventi tra marzo e maggio. Insomma, le ipotesi originarie non prevedevano affatto la tempistica poi effettivamente adottata e a dicembre 2013 si riteneva tecnicamente possibile realizzare gli eventi in tempi brevi e concluderli prima delle elezioni. Le date di maggio e giugno non erano quindi “stabilite da tempo” ma sono state fissate soltanto a febbraio, con la pubblicazione del bando per la manifestazione di interesse.

DOVE FINISCONO 321 MILA EURO Se per gli eventi Terni Move e per il logo saranno spesi circa 80 mila euro (a cui aggiungere altri 5 mila euro “risparmiati” con i ribassi che saranno comunque investiti in marketing), dove finiscono le altre risorse stanziate per il piano marketing del Puc2 (come detto si tratta di 321 mila euro, per la maggior parte dei quali fondi comunali)? E’ presto detto:

– 21 mila euro spesi per redigere il piano marketing stesso: nelle delibere non abbiamo trovato ulteriori dettagli su questa spesa. Spesa che a noi appare indecifrabile: perché il Comune avrebbe speso dei soldi per redigere il piano? Non è stato approntato dai dipendenti comunali? Eventualmente, a chi è stato commissionato? Domande a cui, forse per nostra mancanza, non abbiamo trovato risposta negli atti di palazzo Spada.

– 24 mila euro per strutture per mostre mercato.

– 21 mila euro per cartellonistica varia.

– 24 mila euro per il sito web del Comune.

– 5 mila euro per la pubblicità del sito web del Comune.

– 21 mila euro per l’estensione delle rete WiFi (ne erano stati stanziati 35 mila euro ma ne sono avanzati 14 mila che sono stati destinati agli eventi Terni Move).

– 19 mila euro per il materiale informativo cartaceo.

– 25 mila euro per la realizzazione di App (applicazioni per smartphone e tablet).

– 15 mila euro per la promozione dell’attività dei laboratori Caos.

A colpire particolarmente sono i costi del sito web del Comune (ma di questo si è già parlato e polemizzato in Consiglio comunale) e i costi, che paiono esorbitanti, per la realizzazione delle App. Con qualche semplice ricerca in rete, in particolare nei portali dei freelance di tutto il mondo, ci si rende conto che cifre del genere non vengono comunemente spese nemmeno da grandi multinazionali (dalla nostra ricerca il progetto di App più costoso che è attualmente in attesa di essere commissionato si aggira intorno ai 10 mila euro). Perplessità anche per i 15 mila euro destinati alla pubblicità delle attività del Caos visto che il Comune di Terni, per i servizi museali, sborsa già centinaia di migliaia di euro l’anno. Erano tutte necessarie queste costose iniziative pagate, per gran parte, con i soldi dei contribuenti ternani?

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