Terni, ricorso al fondo di rotazione giudicato “irricevibile” dalla Corte dei conti
Il piano di riequilibrio-bis, presentato dal Comune di Terni sul finire del 2017, contenente il famigerato ricorso al fondo di rotazione, è stato dichiarato, nella giornata di oggi, come “irricevibile” dalla Corte dei conti dell’Umbria.
“Le considerazioni esposte – si legge nelle motivazioni apportate dai giudici della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti dell’Umbria – inducono a dichiarare irricevibili gli atti in riferimento (deliberazione consiliare numero 374 del 20 dicembre 2017), stante l’intrinseca inidoneità ad attivare una qualsivoglia funzione di controllo di questa Corte. Sotto un diverso ma correlato profilo è anche da rilevare che tali atti integrano, nella loro sostanza, gli estremi di una ‘revoca’ implicita e non consentita del Piano di riequilibrio non approvato da questa Sezione, in quanto adottati ben oltre la scadenza del termine perentorio di cui all’articolo 243-bis del Testo unico degli enti locali. E ciò al di là delle intenzioni collaborative dichiarate dall’ente”.
Immediata la reazione da parte di Thomas De Luca del Movimento 5 stelle:
Parere simile quello espresso inoltre da Enrico Melasecche del gruppo I love Terni, che annuncia come insieme al M5s e a Paolo Crescimbeni, avevano già richiesto nella giornata di ieri, un consiglio comunale straordinario:
Credo che in queste condizioni il PD a Terni dovrebbe per decenza saltare addirittura il turno elettorale prossimo ed ammettere il fallimento su tutto il fronte.
Ho ieri presentato unitamente ai consiglieri del M5S ed all’amico Crescimbeni una richiesta di consiglio comunale straordinario affinchè si possa tirare una riga su un periodo tra i più negativi nella storia della citta. Invito fin d’ora tutti i cittadini, le imprese, le associazioni di categoria ad esprimere serenamente la propria opinione rispetto a quella che rappresenta una vera e propria liberazione da un giogo quasi ventennale che ha ridotto la città in queste condizioni. Un appello affinché tutti coloro che amano Terni vengano a Palazzo Spada a manifestare i propri sentimenti quando quel consiglio potrà svolgersi perché la democrazia è anche e soprattutto libertà di espressione delle proprie opinioni e, quando necessario, delle più che giustificate critiche, di fronte ad una mediocrità plateale certificata dall’ennesimo severo giudizio della magistratura contabile.
L’ultima speranza per l’amministrazione comunale adesso è rappresentata dalla decisione delle sezione riunite della Corte dei conti, che il prossimo 24 gennaio si pronunceranno in maniera definita sul primo piano di riequilibrio presentato, già bocciato dalla Corte dei conti umbra lo scorso luglio.