Terni, rubano pensione ad anziana: nomadi con oltre 100 precedenti denunciate
Le due donne, di 30 e 23 anni, ben vestite e curate, erano riuscite ad entrare in casa dell’anziana signora ternana con una scusa: “Siamo amiche di suo nipote”, avevano detto e dato che la 30enne era in avanzato stato di gravidanza, le avevano chiesto dell’acqua e zucchero. Dopo essersi rifocillate, erano uscite di corsa e la signora le ha viste andar via in auto. Dovendo uscire per fare la spesa, l89enne è andata a prendere il portafoglio: si è allora accorta che l’intera pensione di 800 euro, appena ritirata, era sparita. La signora ha subito chiamato il 113, descrivendo sia le ragazze che l’auto, e la squadra volante si è subito messa sulle loro tracce. Poco dopo, l’auto è stata individuata, parcheggiata in una zona residenziale. Gli agenti senza farsi vedere, hanno aspettato che le due tornassero per fermarle. “Siamo a Terni per fare dello shopping”, hanno dichiarato spavalde, ma nel portabagagli dell’auto sono stati rivenuti due grossi cacciavite ed una chiave inglese, una scheda di plastica (di quelle usate per aprire le porte degli appartamenti), e vari abiti per cambiarsi nell’arco della giornata, così da non venire facilmente individuate.
La sorpresa per gli agenti è arrivata dai controlli al terminale: la 30enne è risultata essere già stata fotosegnalata 102 volte, con 37 alias, denunce e condanne riportate in tutto il territorio nazionale per furti e rapine, la prima della quali a Verona, quando era ancora minorenne. Madre di 6 figli, in attesa del 7°, nonostante le sentenze di condanna era sempre riuscita ad evitare il carcere proprio in virtù del suo perenne stato di gravidanza; anche la sua complice, per non essere da meno, aveva già al suo attivo, 10 fotosegnalamenti.
Non è stato possibile recuperare i soldi della pensione della signora derubata: gli agenti ipotizzano che forse le due avessero un complice al quale li hanno consegnati. Entrambe state comunque denunciate per furto aggravato e per possesso di arnesi atti allo scasso. La 23enne è stata espulsa per motivi di ordine e sicurezza pubblica ed accompagnata coattivamente in un Centro di Identificazione ed Espulsione. Misura che, a causa del suo stato avanzato di gravidanza, non è stato possibile adottare nei confronti della 30enne, che l’ha fatta franca per l’ennesima volta. E’ stata munita di foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno nel Comune di Terni per tre anni.
La questura di Terni spiega che questa operazione fa parte di “un’attività intensa e capillare di controllo del territorio da parte della polizia di Stato ternana, che negli ultimi 10 giorni ha visto impiegate varie pattuglie della Squadra Volanti e dal Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, servizi che hanno portato all’allontanamento con Foglio di Via Obbligatorio, a firma del Questore di Terni, di 10 pregiudicati, pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, e all’espulsione, con relativo accompagnamento coattivo ai CIE di Bari, di Caltanissetta e di Trapani, di 6 extra-comunitari”.